Il tecnico della Lazio Edy Reja, intervenuto in conferenza stampa ha parlato del suo ritorno in biancoceleste e del primo duro impegno di campionato contro l'Inter:
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Reja: “Sono tornato a casa. L’affetto mi aiuterà . Contro Mazzarri sfide leali…”
Il tecnico della Lazio Edy Reja, intervenuto in conferenza stampa ha parlato del suo ritorno in biancoceleste e del primo duro impegno di campionato contro l’Inter: È tornato a casa? Penso di sì, quando sono rientrato avevo la sensazione...
È tornato a casa?Penso di sì, quando sono rientrato avevo la sensazione di non aver mai lasciato. Ho trovato dei miglioramenti all'interno dello spogliatoio. Ho visto manifestazioni d'affetto, mi dà ulteriore carica per fare bene.
Che gruppo ha trovato? Forse c'era un po' di sfiducia, se il presidente cambia allenatore vuol dire che qualcosa che non andava c'era. Il rendimento da gennaio ad adesso non è consono all'organico della Lazio. A noi il compito di ricreare fiducia, dare riferimenti precisi. Mi auguro che i giocatori siano sollecitati dalle mie richieste, di imporre il nostro gioco ovunque. Ho visto un po' la squadra frenata dal punto di vista mentale. In questa settimana ho visto voglia e disponibilità, sono convinto che tutti daranno una grossa mano. Ho visto integrazione tra vecchi e giovani.
Fino al 2015 il contratto?Io ci sto, se ci sono le premesse continueremo. Non mi piace parlare di contratti, il presidente ha voluto mostrarmi estrema fiducia, poi vedremo se ci sarà la possibilità di continuare. Questo tipo di lavoro deve avere un seguito, i giovani devono essere integrati, non si può fare un'esperienza di 6 mesi e poi chiudere.
Petkovic ha proseguito con il suo lavoro? Io ho fatto i complimenti a Petkovic per quando è arrivato perché aceca una filosofia diversa, ma dopo la preparazione ha capito che la squadra doveva giocare in un certo modo. Da gennaio è subentrato qualcos altro, ma non può essere considerata un'annata non positiva.
Calciomercato? Più avanti perché devo valutare la rosa a disposizione. Devo vedere le caratteristiche dei giocatori e conoscere da ogni punto di vista, abbiamo 15-20 giorni per fare ciò, di solito sono molto . Ho l'impressione che l'organico sia altamente competitivo.
Porrà degli obiettivi stagionali? Adesso dobbiamo trovare un assetto adeguato, che i giocatori credano in quello che proviamo in settimana e nel progetto tattico. Ogni giocatore deve avere una posizione precisa, dobbiamo mettere i giocatori nelle condizioni migliori per fare il massimo. Li conosco, devono stare bene mentalmente e fisicamente.
Hernanes? E' un valore aggiunto in questa squadra, adesso è in un momento particolare. La squadra non gira bene, ma è stato sempre determinanti. In Italia ci sono pochi centrocampisti che fanno 10 gol l'anno. Deve tornare sereno, non pensare ai mondiali, ma alla Lazio e trovare la condizione. Per andare ai mondiali, deve fare un finle di campionato ad altissimo livello.
Quanto si augura il ritorno di Mauri? E' uno di quei giocatori che ha grande capacità di leggere la partita e di attaccare gli spazi. Lui ci potrà dare una grossa mano.
Subito contro l'Inter e Mazzarri. Che partita si aspetta? Contro Mazzarri ci sono state battaglie leali, ci siamo incrociati parecchie volte. Sempre partite intense tra di noi, lui dice che siamo avvantaggiati dal cambio allenatore, io dico che è avvantaggiato lui percheé ha una squadra che ha perso pochi punti per stradata e già rodata. Dobbiamo prenderli con le molle, concede poco e aspetta l'errore avversario. Ha delle ripartenze importanti sugli esterni e sugli inserimenti dei centrocampisti. Sarà difficile per noi, la squadra deve avere la convinzione e la mentalità giusta per avere supremazia in alcune zone del campo.
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