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RIVALI/ Spal, Di Biagio: “Non scappo, sono concentrato sull’Inter. Out in due domani”

Le parole del tecnico alla vigilia della sfida di campionato contro i nerazzurri di Antonio Conte

Daniele Vitiello

Alla vigilia di Spal-Inter, Gigi Di Biagio ha parlato in conferenza stampa. Queste le sue parole: "Stiamo cercando qualcosa in più per tornare a essere come tempo fa. Penso sia lecito e doveroso avere una reazione, che in qualche modo sto cercando di ottenere a tutti i costi, anche se domenica non è avvenuta sotto tutti i profili. Si può perdere dando qualcosa in più e non siamo andati bene per niente. Noi rassegnati? No perché i segnali dall'allenamento arrivano e non ho questa percezione. In questo momento, parlare di rassegnazione è quantomeno lecito perché la situazione è difficile. A cambiare l'inerzia della seconda parte della mia gestione, io penso che abbiano contribuito i risultati che non siamo riusciti a portare a casa dopo Cagliari e Milan".

Affrontare l'Inter vi potrà dare un aiuto in più dal punto di vista psicologico?

"Potrebbe essere un qualcosa in più perché avere di fronte l'Inter non può non portare stimoli e, di conseguenza, ci potrebbe aiutare a dare una scossa in un momento in cui non vediamo la luce. Per tanti motivi, dobbiamo fare e dare qualcosa in più".

Queste ultime sei partite saranno fondamentali per il suo futuro, a maggior ragione dopo le dichiarazioni di Mattioli?

"Io penso che il presidente possa e debba esternare il suo dissenso, nel momento in cui non arrivano risultati e prestazioni. Condivido il suo pensiero sul fatto che bisogna giocare meglio e avere anima per cercare di lottare fino alla fine. Il discorso della mia permanenza lo si faceva fino a due giorni fa, basti pensare che parlavamo di giocatori sia per la Serie A che per la B. Poi le cose possono cambiare. Penso che il presidente abbia fotografato molto bene la situazione. La mia squadra non sta giocando bene, dispiace perché le squadre che ho allenato hanno sempre dimostrato un ottimo calcio. Come lo è già stato per le prime tre gare qui. Lotterò fino alla fine per restare, fare bene, ripartire e ricostruire insieme. Me lo ha sempre dimostrato la società, tant'è che stamattina il ds Zamuner mi ha spiegato le esternazioni di Mattioli. Da parte mia c'è massima concentrazione sulla partita contro l'Inter".

Si sente tradito da qualcuno che non ha dato ciò che pensava potesse dare?

"Assolutamente no. I ragazzi li vedo in allenamento e danno il massimo. In partita sono invece impauriti e non so perché. Bisogna essere più spregiudicati. Da quando siamo tornati a giocare dopo il lockdown, sia per la stanchezza che per la distanza dal quarto posto o la poca condizione fisica, penso siano venute a mancare le certezze che prima avevamo. In questo momento dobbiamo avere la forza per reagire immediatamente. Non abbiamo tempo e non possiamo far finire la stagione in questa maniera, nel rispetto della città e dei tifosi".

Non ha mai pensato di farsi da parte, dopo i risultati che non arrivavano?

"Io sono abituato che quando le cose non vanno bene, la pillola me la metto dentro e la prendo tutta insieme, fino all'ultimo secondo. Sarò l'ultimo ad andare via da questo centro sportivo. Fino all'ultima di campionato io resterò qui, al di là di qualsiasi cosa che accadrà. Si può fare di più e devo fare di più. Io sono il tecnico e ho delle responsabilità che però partono da molto lontano, dal primo di luglio dello scorso anno. Non aspettatevi da me che io possa scappare, non è una cosa che conosco".

Ha un messaggio da dare ai tifosi?

"Il messaggio lo dobbiamo dare ai tifosi sul campo. Mi sono stancato di dire a parole qualcosa di positivo ai nostri tifosi, che poi alla fine non si vede in campo. Noi dobbiamo parlare poco e pedalare di più, cosa che non sta avvenendo nelle ultime gare e tutto diventa maledettamente difficile Mi dispiace davvero perché in questo periodo ho percepito un grandissimo rapporto con società, tifosi, città, ambiente e staff. Mi dispiacerebbe non proseguire questa esperienza, che è sia bellissima e brutta allo stesso tempo. La mia speranza è fare bene in queste ultime sei gare perché voglio fare parte della ricostruzione della SPAL. Quando mi prendo a cuore una situazione, la voglio portare alla fine. Qui ci sono tutti i presupposti per poter fare bene e con la testa sono qui pronto a lottare per queste sei partite".

Fares e Valoti che tempi di recupero hanno?

"Stanno male e quindi non li impiego. Mancato impiego perché non hanno mercato? No. Nel momento in cui li vedrò meglio li impiegherò. Mattia potrebbe essere disponibile per la trasferta di Brescia, anche se potrebbe essere un rischio. Momo non so, bisogna valutarlo di volta in volta. Non si stanno allenando ancora con noi".

Di Francesco potrà giocare dal primo minuto domani?

"Se sta bene e fisicamente è al top, è un titolare. Oppure lo farò entrare a partita in corso. Sta comunque molto meglio rispetto a una settimana fa. Oggi lo proverò a campo aperto e poi vedremo come va".

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