La visita di Edoardo Garrone al Mugnaini stavolta non era annunciata come quella di sabato scorso. Il presidente è arrivato a Bogliasco attorno alle 15.30. Con la macchina si è presentato direttamente al campo superiore. Una giacca a sfidare il freddo, anche se rinforzata da sciarpa e cappello di lana. Appena varcato il cancello ha salutato il direttore sportivo Carlo Osti, il responsabile degli osservatori Mattia Baldini e il dottor Amedeo Baldari, responsabile dell’area sanitaria.
le rivali
SecoloXIX – Blitz di Garrone a Bogliasco. Ecco la situazione della squadra…
La visita di Edoardo Garrone al Mugnaini stavolta non era annunciata come quella di sabato scorso. Il presidente è arrivato a Bogliasco attorno alle 15.30. Con la macchina si è presentato direttamente al campo superiore. Una giacca a sfidare il...
Quindi ha camminato fino a centrocampo, per dare la mano a Sinisa Mihajlovic. Con il tecnico si è intrattenuto a parlare per cinque minuti. Poi è tornato a bordo campo, a osservare l’allenamento da vicino. Anche Garrone ha dato la sensazione di essere rimasto colpito dall’intensità dei lavori. Che evidentemente devono averlo pure contagiato: voltandosi per salutare un gruppo di tifosi che lo chiamava da dietro la rete, ha notato un pallone e non ha resistito alla tentazione di calciarlo in rete, con un preciso piatto destro. Il presidente ha lasciato l’impianto quando il «sole non c’era più» usando un’espressione del tecnico blucerchiato, e la temperatura si era ulteriormente irrigidita. Nei prossimi giorni non sono escluse altre sue visite.
Puntuale è arrivata la squalifica per un turno di Nenad Krsticic, pure con supplemento di ammonizione (Orsato...): «Per comportamento scorretto nei confronti di un avversario (Quinta sanzione); per essersi reso responsabile di un fallo grave di giuoco». E, parzialmente inattesa, quella di Antonio Bovenzi: «Per avere, al 15’del secondo tempo, rivolto all’arbitroespressioni ingiuriose». Il parzialmente lo spiega lo stesso preparatore fisico: «Mi è spiaciuto per il rosso, si è trattato di un equivoco. L’arbitro aveva appena ammonito Lulic che aveva fatto un fallo fermando una nostra azione... mi è scappato un “vaff... ”, ma per la situazione in generale, non era rivolto a Orsato. Lui è arrivatoemi ha cacciato. A fine gara sono anche andato nel suo stanzino, per chiarire e scusarmi e mi ha detto “sì, sì, stia tranquillo Bovenzi, è tutto a posto...”. Non so perché, ma appena mi ha chiamato per cognome ho capito che invece mi avrebbero squalificato». Obiang è entrato in diffida.
Situazione infortunati: ieri è rientrato in gruppo Castellini, a tutti gli effetti disponibile. E sul campo superiore si è visto lavorare anche Sansone, stavolta il suo recupero sembra imminente. A San Siro dovrebbe veramente esserci. Ancora differenziato per Berardi, e pure per Obiang e Gabbiadini, alle prese con residui di affaticamento muscolare. Entrambi,al momento, non preoccupano il dottor Baldari. Durante l’allenamento si è invece fermato Gentsoglou, che ha sentito una “puntura” all’inguine: è rientrato negli spogliatoi e le sue condizioni saranno nuovamente valutate oggi.
Il programma prevede una doppia seduta al Mugnaini, al mattino con inizio alle 10.30 e al pomeriggio di nuovo in campo alle 15. Ieri era assente anche Nenad Sakic, a Belgrado per completare le formalità burocratiche per ottenere il permesso di soggiorno. È stato ancora Pedone ad affiancare Mihajlovic e potrebbe farlo fino a domenica, San Siro incluso.
© RIPRODUZIONE RISERVATA