Francesco Totti ha salutato la Roma. Attraverso una conferenza stampa indetta al Salone d'onore del Coni, l'ex capitano e numero 10 giallorosso ha così parlato:
le rivali
Totti: “Solo Conte poteva cambiare la Roma, aveva detto sì. Ma non voleva…”
Le parole dell'ex capitano giallorosso in conferenza stampa
"Ho dato le mie dimissioni alla società, è arrivato un giorno per me pesante e fatidico che speravo non arrivasse, ma viste le condizioni considero giusta questa brusca decisione. Per me è brutto, ma viste le condizioni è doveroso e giusto prendere questa decisione coerente. Con Baldini non c’è mai stato un rapporto e mai ci sarà. Doveva uscire uno dei due e sono uscito io. Troppi galli a cantare non servono, ognuno dovrebbe fare il suo. Se l’ultima parola spettava a Londra, era tempo perso parlare da Trigoria. Non è stata colpa mia perché non ho mai avuto la possibilità di esprimermi, non ho mai avuto la possibilità di prendere parte al progetto tecnico. Il primo anno ci può stare, ma già nel secondo ho capito cosa volessi fare e non ci siamo mai trovati.
Anche da Roma io continuerò sempre a tifare Roma. Per me è un arrivederci, non un addio, perché vedendomi anche da fuori non credo di poter restare per sempre lontano dalla Roma. Adesso prenderò altre strade. Togliere i romani dalla Roma è sempre stato il pensiero fisso di alcune persone e alla fine sono riusciti a ottenere ciò che volevano.
Da quando la proprietà americana è entrata ha provato in tutti i modi a metterci da parte. Dal primo giorno dell'anno scorso ho detto al resto della dirigenza di essere chiara con De Rossi, invece hanno fatto passare del tempo. Con lui ho parlato da amico, gli ho detto quello che sentivo. Conte? E' stato l'unico allenatore che ho contattato. Se fosse arrivato Conte, sarei rimasto. Ma sarei rimasto anche se mi avessero chiamato prima di scegliere un altro allenatore. Con Conte è successo qualcosa perché siamo stati io e Fienga, pensavo fosse l'unico che potesse cambiare la Roma. Antonio ci aveva dato l'ok, lo abbiamo visto e sentito parecchie volte, poi ci sono stati dei problemi e ha cambiato idea. Conte doveva venire qua a fare una rivoluzione e lui non voleva, voleva proseguire un progetto avviato e voleva una squadra dal quarto posto in su, meglio dal primo posto".
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