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Callegari: “Botta? Un Alvarez più scattante. Vi svelo pregi e difetti…”

Massimo Callegari è andato alla scoperta di un futuro nerazzurro e ne ha scritto una scheda dettagliata su Sportmediaset.it. Si tratta di Ruben Alejandro Botta Montero, nato a San Juan (Argentina) il 31 gennaio 1990. Ecco la scheda dettagliata...

Sabine Bertagna

Massimo Callegari è andato alla scoperta di un futuro nerazzurro e ne ha scritto una scheda dettagliata su Sportmediaset.it. Si tratta di Ruben Alejandro Botta Montero, nato a San Juan (Argentina) il 31 gennaio 1990. Ecco la scheda dettagliata dei pregi e dei difetti, passando per i margini di miglioramento sui quali può lavorare. Una scommessa, quella dell'Inter, a basso impatto economico.

RUOLO E CARRIERA - E’ un esterno offensivo di piede sinistro e arriverà a parametro zero dal Tigre, club di medio livello nel suo paese che sta vivendo però un’ottima fase a livello internazionale: ha appena conquistato gli ottavi di Libertadores dopo aver raggiunto la finale nella scorsa Copa Sudamericana. Il suo allenatore Gorosito lo schiera in appoggio o alle spalle della punta centrale. E’ esploso in questa stagione a cavallo dei 23 anni, diventando titolare e segnando 5 gol nel campionato argentino (2 su rigore) e 4 in Libertadores. Non è mai stato convocato in nazionale e non aveva mai segnato nelle stagioni precedenti nella massima serie. I suoi progressi degli ultimi mesi sono evidenti ma dovrà farne altri per imporsi all’Inter.

CARATTERISTICHE - E’ un Ricky Alvarez più brevilineo (1 metro e 75 per 65 kg), scattante ed esplosivo. Entrambi si muovono anche in posizione centrale, da trequartista puro, ma esprimono il meglio quando possono rientrare da destra per calciare col sinistro. Potenzialmente possiede insomma le caratteristiche che servono all’Inter in zona offensiva, cioè tecnica, dribbling e destrezza. Parte spesso anche in posizione più avanzata e sta lavorando per non patire il confronto fisico coi difensori avversari, soprattutto quando viene servito spalle alla porta.

QUALITÁ - Buona tecnica, tiro in corsa e dribbling rapido, aggressività. Punta molto sulla rapidità, sul primo controllo e su un discreto bagaglio di finte per superare l’uomo. In contropiede con spazi ampi a disposizione è difficile da contenere, perché unisce tecnica e velocità.

LIMITI – Usa solo il sinistro. Deve migliorare notevolmente rapidità di esecuzione, precisione nel passaggio e al cross perché da noi troverà spazi più ridotti rispetto a quelli che gli vengono concessi in Sudamerica. Si prende ancora troppe pause, anche nella stessa partita, e ha scarse attitudini difensive e disponibilità al sacrificio senza palla, doti che in Argentina vengono trascurate.

GIUDIZIO FINALE - Sul piano esclusivamente tecnico non raggiunge l’eccellenza dei migliori talenti puri sudamericani delle ultime generazioni come Oscar e James Rodriguez. Non è il salvatore della patria nerazzurra né un giocatore da caricare di troppe responsabilità ma un talento grezzo sul quale lavorare, soprattutto considerando che è stato acquistato a zero (quindi una scommessa a basso impatto economico).