"Il d-day è cerchiato di (nero)azzurro ma sino al 2 marzo ci sarà modo per incontrarsi ancora, idealmente, per incrociarsi sui sentieri tortuosi dello scudetto, per scostarsi o allungare o indietreggiare o perdersi e ritrovarsi, però evitando gli highlights del passato. È stato bello (con Conte) e poi è rimasto nulla di quella seconda avventura voluta reciprocamente e consumatasi tra l’ira e la bile, nel reflusso gastrico che a San Siro, tornando, sancì pubblicamente (e chissà se definitivamente) anche la frattura con Lautaro Martinez, l’altra metà della Lula. Napoli-Inter è un concentrato d’interessi universali che però s’allineano intorno ad un Pianeta, il Big Rom, divenuto trascinante, un macrocosmo che comprende i gol (e sono otto), gli assist (e sono sei in campionato), lo spessore tecnico e quello fisico, l’ironia grassa del “dico non dico” dei momenti cupi evaporata con l’exploit di Bergamo ma non solo, perché intanto Lukaku s’è trasformato in leader", aggiunge Gazzetta.
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