"Chiamatela zona (Simone) Inzaghi. Dalla zona Cesarini, a quella in cui la squadra nerazzurra si scatena e mette ko gli avversari. Una zona ben delineata nel tempo: fra il primo e il 15’ minuto del secondo tempo. In quei frangenti, l’Inter azzanna e punisce, come se al rientro dagli spogliatoi i giocatori nerazzurri abbiano nuove energie". Così Tuttosport oggi in edicola si sofferma sui numeri della squadra di Simone Inzaghi nei secondi tempi. È successo anche in semifinale di Supercoppa Italiana contro l'Atalanta, ma non solo.


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TS – Rabbia Inter all’intervallo, nasce la ‘zona Inzaghi’: alla scoperta del segreto nerazzurro
Che percentuale!
—Un atteggiamento implacabile, spesso determinante per portare dalla propria parte risultato e di conseguenza l’esito delle partite. Nei primi quindici minuti della ripresa l’Inter di Inzaghi, in quattro competizioni, ha segnato ben 14 gol sui 56 messi a referto da agosto a oggi, 15 se vogliamo considerare la seconda rete di Denzel Dumfries contro l’Atalanta, visto che il pallone si è insaccato al minuto 60 e 1 secondo. Di fatto, il 27% delle reti stagionali. Sintetizzando: l’Inter segna un terzo dei suoi gol nel primo quarto d’ora delle partite dopo l’intervallo. E come detto, spesso sono reti decisive.
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Inter ingiocabile in questi minuti
—I due di Dumfries per esempio hanno risolto la semifinale della Supercoppa italiana, ma sono solo gli ultimi di una lunga lista. Inoltre, analizzando i minuti in cui l'Inter ha segnato in stagione, si vede come l'altro segmento dove i nerazzurri riescono a incidere molto, è l'ultimo quarto d'ora del primo tempo: 12 i gol segnati. Dunque, c'è una mezz'ora nella quale l'Inter è quasi ingiocabile. Fra il tramonto della prima frazione e l'inizio della seconda l'Inter carbura piano, cresce, azzanna e chiude entro l'ora di gioco, anche se pure negli ultimi 15 minuti (76'-90', più recupero), sa fare male, come dimostrano le 9 reti realizzate.
Altri numeri della zona Inzaghi
—Andando comunque a ritroso nel tempo per analizzare la "zona Inzaghi", il 28 dicembre a Cagliari l’1-0 di Bastoni era arrivato all’8’ della ripresa (match poi finito 3-0). Idem Inter-Como del 23 dicembre: l’1-0 di Carlos Augusto (finale 2-0) era giunto al 3’ del secondo tempo. Lazio-Inter 0-6 del 16 dicembre era stata già indirizzata dai nerazzurri nel primo tempo con le reti di Calhanoglu e Dimarco, ma Barella (4’) e Dumfries (8’) avevano spezzato le speranze di rimonta biancocelesti a inizio ripresa. Sempre Barella aveva realizzato il momentaneo 2-0 in Inter-Parma al 10’ del secondo tempo: considerando il 3-1 finale, la rete dell’azzurro era stata risolutiva. Il 30 ottobre l’Inter aveva vinto a Empoli 3-0 con Frattesi che aveva sbloccato la partita al 5’ della ripresa. Il momentaneo 4-2 nerazzurro nella sfida contro la Juventus del 27 ottobre (terminata 4-4) era stato segnato da Dumfries all’8’ del secondo tempo: rete dunque non decisiva in questo caso, a differenza del sigillo di Lautaro al 15’ della ripresa di Roma-Inter 0-1 (20 ottobre).
Fondamentale ai fini del risultato anche il gol di Thuram al 15’ del secondo tempo in Inter-Torino 3-2 del 5 ottobre. Arnautovic aveva segnato al 14’ il 2-0 di Inter-Stella Rossa (4-0) il primo ottobre, mentre Lautaro a 2’ della ripresa aveva realizzato il momento 3-1 sull’Udinese, gara terminata 3-2 per i campioni d’Italia. Ancora Thuram il 30 agosto aveva messo ko l’Atalanta segnando il terzo e quarto gol del definitivo 4-0 rispettivamente al 2’ e 11’ del secondo tempo", si legge.
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