Il suo gol serve a riportare l’Inter a -3 dal Napoli con una partita da recuperare: la corsa spalla a spalla è perfettamente simmetrica, ma i campioni di Italia ora possono appendersi al proprio totem, cosa che non era stata possibile nei primi mesi di stagione in cui l’argentino era ingrigito e sciupone. È tutt’altra cosa partecipare a una lotta scudetto con il proprio cannoniere principe nel pieno delle forze, per di più se accanto a lui tornerà a stare stabilmente il gemello preferito. Ieri in principio l’altra punta vicina al Toro era Taremi, soldato persiano senza armatura e senza spada, poi dalla panchina si è alzato Marcus Thuram ed è saltato uno degli ultimi tappi di stagione. Con la rete del 3-1 del francese, la ThuLa è tornata a brindare insieme nella stessa partita: non succedeva da una vita, dalla scampagnata del 10 maggio a Frosinone quando la squadra aveva già la seconda stella sul petto. Un risveglio di coppia al momento opportuno.
"Questo è il quarto centro nelle ultime sei, a occhio il guerriero è tornato in postazione: da febbraio dell’anno scorso poi non segnava in due di fila a San Siro. Tutto ancor più significativo visto l’ennesimo passettino nella storia dell’Inter: ieri ha raggiunto Mauro Icardi come il secondo miglior cannoniere straniero nella storia nerazzurra in A a quota 111. Alla fine, considerando tutte le competizioni, senza quasi darne l’impressione, il Toro è già arrivato in doppia cifra: ieri era il 10 centro del suo 2024-25 che pare iniziato solo adesso. Thuram, invece, con il 13° centro solo in A ha raggiunto il suo massimo storico in campionato dell’anno passato nella metà del tempo", aggiunge il quotidiano.
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