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Biasin: “In 41mila per l’inaugurazione dello Juventus Stadium, ma Moratti dov’è?”

La Juventus inaugura il nuovo Stadio ma l’invitato Moratti non si fa vivo :“Sgarbo Massimo”. La provocazione viene lanciata dal giornalista di Libero, Fabrizio Biasin, che nel suo articolo odierno scrive: “Oggi un po’ di...

Francesco Parrone

La Juventus inaugura il nuovo Stadio ma l'invitato Moratti non si fa vivo :"Sgarbo Massimo". La provocazione viene lanciata dal giornalista di Libero, Fabrizio Biasin, che nel suo articolo odierno scrive: "Oggi un po’ di fortunati (41 mila la capienza) avranno l’onore di assistere allo spettacolo dell’inaugurazione e al match amichevole tra bianconeri e Notts County. Prima e dopo la sgambata son previsti gli osanna dei vari Andrea Agnelli, John Elkann e figli della Signora vari (del resto l’occasione per farsi belli è mostruosa). In tribuna il gotha del calcio nazionale: i “poltronissimi” Beretta, Petrucci, Abete, il ct Prandelli, la gran parte dei presidenti di A e B. Tra gli altri, in ordine sparso: Galliani, Lotito, Mezzaroma, Campedelli, Pulvirenti, Cairo, Percassi e via andare. Passano la mano De Laurentiis (impegno lavorativo) e Massimo Moratti.

Vien subito da pensar male: Massimo l’interista si dà malato per evitare fischi a profusione nella nuova culla bianconera (scelta lungimirante e condivisibile tra l’altro). Ma la verità è che il n° 1 dei nerazzurri ha già i suoi impegni e nel pomeriggio sarà a Sondrio per partecipare al convegno organizzato dalla Banca Popolare di Sondrio e intitolato: «Il gioco del calcio». Come dire: loro si fanno lo stadio, io mi faccio i fatti miei.

E, dunque, siamo alle solite. Alla vigilia del campionato e con l’estate passata a farsi la guerra, bianconeri e nerazzurri proseguono per le loro strade divergenti. Lo scudetto 2006, Calciopoli, la prescrizione, i veleni, le frecciate lanciate da Agnelli a Moratti, le repliche di Moratti ad Agnelli, i ricorsi al Tas, il presunto “tavolo della pace” promosso da Della Valle(che con tutta probabilità sarà apparecchiato quando gli asini voleranno alti nei cieli): la situazione è questa e non migliorerà tra le due società meno amiche della storia del calcio italiano.  Di mano tese tra bianconerazzurri neanche l’ombra e oggi chissà, forse Moratti ci spiegherà se “il gioco del calcio” è davvero un gioco o invece è una cosa seria. Pure troppo".