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De Boer: “Abbiamo smesso di giocare dopo il gol, non deve succedere. Icardi e la zona Champions…”

Dopo la partita con il Cagliari, l'allenatore nerazzurro ha parlato in sala stampa al Meazza

Eva A. Provenzano

Non si può dare tutta la colpa al caso Icardi. Perché l'Inter che si è vista contro il Cagliari è passata in vantaggio ed è stata poi sconfitta andando completamente in bambola: Handanovic ne ha parate tante prima di arrendersi ai gol rossoblù. C'era un clima irreale: i tifosi della Nord a fischiare Icardi e lui ha sbagliato anche un rigore. Joao Mario ci aveva messo una pezza, ma non è bastato: gli uomini di Rastelli sono riusciti a ribaltare il risultato. E' la seconda sconfitta consecutiva in campionato, la terza se si considera anche l'Europa League. Non benissimo insomma. Dopo gli interventi in tv, Frank de Boer arriva in sala stampa al Meazza. Ci siamo anche noi di FCINTER1908.IT. E vi raccontiamo cosa ha detto:

- Il problema è sempre mentale, c'è un modo per trovare una soluzione?

Non so perché normalmente concendiamo prima un gol e questa volta abbiamo segnato. Abbi amo smesso di giocare e questo era il problema di oggi, no attaccare l’avversario. Abbiamo lasciato giocare l’avversario  e non può succedere. Abbiamo avuto una deviazione ma non è la ragione per la quale abbiamo perso la partita. La prima parte è stata abbastanza buona. Abbiamo fatto tanti cross, venti cross solo in un tempo. Dobbiamo migliorare la presenza in area di rigore questo è stato il problema del primo tempo. 

DOMANDA FCIN1908.IT - Le altre avversarie per la qualificazione in Champions vanno ad un altro passo, preoccupato l'obiettivo minimo fissato dalla società?

Sono solo tre punti persi. Non voglio guardare oltre, per me è più importante è il gioco. Dobbiamo sapere che tutto è nei novanta minuti e noi dobbiamo migliorare all’interno della partita. Se si comincia bene, poi abbiamo perso la testa, perso duelli a centrocampo e dobbiamo migliorare in questa cosa.

-Dopo il gol del pari del Cagliari ha messo un altro attaccante, crede che l'Inter potesse sostenere tante punte?

Per me non serve una punta contro il Cagliari con tutto il rispetto di Icardi. In casa dobbiamo sempre vincere. Voglio che si facciano sempre tre punti a San Siro e per questo ho cambiato: non serve una sola punta. Abbiamo giocato con tre dietro, quattro a centrocampo a rombo e tre davanti, non è difficile.

-Caso Icardi, la società non rischia di pagare troppo per il senso di responsabilità mancano di alcuni giocatori?

Ne parliamo domani, non voglio parlare di questa situazione. Non è un buon momento per l’Inter, per Icardi, per i tifosi e per la squadra, domani parleremo di questa cosa.

-Era sicuro che non avesse altro in testa quando è andato sul dischetto?

E’ sempre il primo in lista quando c’è un calcio di rigore. E poteva aiutarlo segnare. Si poteva decidere che c’era un altro giocatore che stava meglio, ma normalmente Mauro in queste situazioni è molto calmo.

-L’Inter è mono-marca, non cambia mai passo. E’ preoccupato per questo?

Dopo il gol sì. In quei momenti dobbiamo sapere quando giochiamo in possesso palla o attaccare, dobbiamo migliorare molto in questo e spero perché quando un avversario attacca c’è più spazio per noi quindi dobbiamo sapere quando bisogna cambiare ritmo o quando dobbiamo tenere palla. Abbiamo dimenticato come si fa in questa situazione.

- Inter-Juve sembra una visione lontana visto come aveva giocato la sua squadra. Tutti quegli attaccanti adesso se li può permettere? Sente che la squadra è con lei?

Dopo il primo gol non ho visto una squadra che vuole vincere. Con la Juve la tensione era differente perché quella normalmente è una partita diversa. Ho detto ai miei giocatori che non conta qual è l’altra squadra, non so se c’è paura, devo analizzare questa cosa con la mia squadra, queste situazioni vanno cambiate. Abbiamo dimenticato di giocare e con questa qualità non deve succedere. 

(Fonte: FCINTER1908.IT, dal Meazza Eva A. Provenzano e Andrea della Sala)