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Suma: “Il confronto con Suning ci fa male al cuore. Avremo 2 stadi, uno pieno e uno vuoto”

Mauro Suma commenta con preoccupazione il momento del Milan: "I tifosi interisti percepiscono dal loro Club determinazione, competitività e coraggio al di là dei risultati sportivi"

Redazione1908

La preoccupazione di Mauro Suma. Nel suo editoriale per Tmw, Suma si mostra terrorizzato all'idea di una partenza di Donnarumma dal Milan e confronta, con amarezza, la crescita dell'Inter di Suning con il mancato closing rossonero: "La partenza, alla quale non crediamo ma che molti adombrano, di Gigio Donnarumma sarebbe non solo il punto di ridimensionamento di un forte valore economico (in linea con quello attuale) da dare al Club anche in future trattative da parte di Fininvest, non solo il depotenziamento del progetto del Milan giovane e italiano, ma anche il più volte rimandato appuntamento con il San Siro vuoto: era stato promesso dai tifosi dopo Kakà e sono comunque tornati anche se non tutti, era stato promesso dopo Ibra e Thiago e anche se a singhiozzo sono tornati, la partenza di Donnarumma per via di una eventuale latitanza di un importante mercato di potenziamento darebbe invece "finalmente" a Milano due stadi: pieno quando gioca l'Inter di Suning, vuoto o quasi quando gioca il Milan".

IL CONFRONTO - "Il paragone con l'Inter di Suning che ci fa male al cuore e al quale abbiamo cercato di opporci con una gag televisiva che in molti ci stanno giustamente rinfacciando, è un po' il punctum dolens, anche perchè prima di acquisire l'Inter (con gli stessi soldi cash versati da Sino Europe a Fininvest come caparra, 200 milioni), la stessa holding di Zhang si era informata sul Milan ma di fronte alla richiesta economica ha cambiato obiettivo (ecco perchè Luiz Adriano...?)".

LA DIFFERENZA TRA I TIFOSI - "In ogni caso l'Inter non gioca una partita di Champions League dal Marzo 2012, esattamente da 5 anni, in Campionato fa meglio del Milan ma senza mai arrivare fra le prime 3, vive situazioni limite come gli esoneri nervosi di Mancini/De Boer e il doppio ko con il Beer Sheva e non ha vinto una Finale contro la Juventus come ha fatto il Milan a Doha, ha speso 5 volte più del Milan nelle ultime 2 sessioni di mercato ed è avanti di un solo punto. Eppure i suoi tifosi riempiono quasi sempre lo stadio, amano la loro squadra e il loro orgoglio d'appartenenza ai colori nerazzurri è lo stesso di 5 anni fa. I tifosi interisti percepiscono dal loro Club determinazione, competitività e coraggio al di là dei risultati sportivi e se il percorso psicologico e sentimentale dei tifosi milanisti, che non ci dormono la notte per il loro Milan, è esattamente e diametralmente opposto, è un tema di riflessione che non può più essere schivato. Nella pancia degli ultimi cinque anni, ci sono sono troppe cose da cui i tifosi del Milan si sentono "circondati". Le cifre molto alte ma soprattutto le cadenze inspiegabili delle trattative per la cessione del Club, le guerre interne, i mercati umorali, i mercati a saldo zero, gli allenatori improvvisati, gli allenatori sfiduciati, una sensazione generale di navigazione appassionata ma a vista, continuamente mediata da vari fattori rispetto ai quali il campo e i colori non sempre sono sul gradino più alto del podio. Tutto questo rende gli occhi dei tifosi rossoneri sbarrati, sbigottiti, attoniti. Il Milan deve affrontare e risolvere questo circolo vizioso. E' tanto tempo che il Milan e la sua gente non si guardano negli occhi, davvero e sul serio. Sono tifosi di cuore quelli rossoneri, sono sempre quelli delle splendida coreografia per Silvio Berlusconi dello scorso derby, e il loro cuore non si merita, ad oltranza, questi anni".