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Kathellen Sousa: “Derby speciale, noi alla pari del Milan. Con Juve e Roma…”

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Lunga intervista rilasciata da Kathellen Sousa, difensore dell'Inter Femminile, a Tuttosport in vista del derby contro il Milan

Matteo Pifferi

Lunga intervista rilasciata da Kathellen Sousa, difensore dell'Inter Femminile, a Tuttosport in vista del derby contro il Milan:

Kathellen Sousa che importanza ha questo derby per l’Inter? 

 «Un derby è sempre una grande sfida, stavolta arriva vicino alla fine dell’anno, anche se siamo a metà stagione, ma è bene prendere punti. È sempre bello giocare contro il Milan, anche perché i derby raramente sono partite noiose». 

 Avete la sensazione di aver accorciato le distanze con le rossonere rispetto agli altri anni? 

 «Sicuramente in questa stagione siamo migliorate e abbiamo dimostrato la nostra crescita contro Juventus e Roma. Stavolta credo che arriviamo alla pari con il Milan: non sarà facile vincere, né per noi né per loro».

 Le partite contro Roma e Juve vi hanno dato una consapevolezza diversa verso questo tipo di match? 

 «Credo che si sia visto che il nostro lavoro sta dando frutti e stiamo evolvendo come squadra. Se abbiamo fatto grandi partite con Juve e Roma, e speriamo anche oggi col Milan, è perché stiamo lavorando bene ogni giorno».

 Cosa è mancato, secondo lei, negli altri derby di campionato per riuscire a fare punti? 

 «Non credo fossimo abbastanza sicure a livello mentale. Ora abbiamo la consapevolezza giusta: difendiamo la maglia di un grande club e lavoriamo ogni giorno per dimostrarlo in campo». 

 Lei è rientrata a ottobre da un lungo infortunio al ginocchio. È contenta di come è andata finora? 

 «Sto crescendo insieme al resto della squadra, sono felice. Sono stata contentissima quando sono entrata negli ultimi minuti contro la Roma, non vedevo l’ora».

 L’infortunio è stato il momento difficile della tua carriera? 

 «Sì. Ho giocato a calcio per tutta la mia vita, non credo di essere stata più di una settimana senza pallone prima dell’infortunio. Non fare ciò che ti rende felice è difficile».

 In cosa è cambiata di più la squadra tra quando si è dovuta sfortunatamente fermare e quando ha ripreso? 

 «Avere un tecnico come Rita Guarino penso che abbia cambiato le nostre prospettive: i risultati che stiamo iniziando ad avere lo dimostrano».

 Cosa rappresentano per lei la maglia dell’Inter e quella del Brasile? 

 «La maglia del’Inter sappiamo tutti quanto è importante: tanti campioni brasiliani l'hanno indossata. Fare bene qui, mi permette di giocare in Nazionale, che è sempre stato il mio sogno».

 Chi è il suo modello e qual è la giocatrice più forte che ha incontrato in carriera? 

 «Marta. Lei è un modello anche al di fuori del Brasile, per quello che fa in campo, ma non solo. E poi Formiga».

 Formiga che una settimana fa ha detto addio al calcio. 

 «Credo che potesse correre ancora più della maggior parte di noi, anche se ha deciso di lasciare. Durante la Coppa del Mondo c’è stato un momento in cui ci allenavamo a parte e le ho chiesto un po’ delle sue esperienze. Lei è un museo vivente di questo sport». 

 A lei piace molto ballare, ma chi è la più brava delle sue compagne? 

 «In realtà il più bravo è il preparatore fisico, Mario».

 Qual’è il momento più felice che ha vissuto all’Inter e quali sono gli obiettivi per questa stagione? 

 «Il momento più felice è stato il mio rientro. Gli obiettivi: vincere e dare una mano in qualunque modo, difendendo ma anche segnando se è il caso, per fare sì che l’Inter stia il più alto possibile in classifica».

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