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SAMADEN: “INTER PRIMA IN ITALIA COME GIOCATORI PRODOTTI. BONAZZOLI…”

Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile nerazzurro, ha parlato dei ragazzi dell’Inter e della sua esperienza in occasione di un evento legato alla Gazzetta Cup. Ed ecco cosa ha detto: “Il calcio italiano ha bisogno di...

Eva A. Provenzano

Roberto Samaden, responsabile del settore giovanile nerazzurro, ha parlato dei ragazzi dell'Inter e della sua esperienza in occasione di un evento legato alla Gazzetta Cup. Ed ecco cosa ha detto: "Il calcio italiano ha bisogno di queste iniziative e i ragazzi hanno bisogno di semplicità. Al di là del sogno che è quello di tutti i bambini, bisogna insegnare ai ragazzi che bisogna crescere nel modo giusto. Solo uno su tantissimi arriva. Purtroppo i talenti non si trovano più in strada perché c'è meno libertà di giocare in strada adesso. Quando vedo un ragazzo cresciuto nel nostro settore giovanile esordire in A, mi emoziono, mi commuovo".

- Quello dell'Inter è un settore giovanile all'avanguardia. La Primavera è prima in classifica, avete vinto contro il  Brescia ed è un momento positivo... 

Sì, anche se nel settore giovanile non sono i risultati ad essere il termometro reale del valore. Siamo soddisfatti della posizione della Primavera, ma siamo soddisfatti soprattutto del gruppo di ragazzi che abbiamo. Abbiamo anticipato l'uscita di alcuni '97 che giocano in Serie B, come Di Marco e Bonazzoli. Sono scelte fatte per la crescita dei giocatori, per la loro valorizzazione. L'allenatore sta facendo bene, sta facendo crescere un gruppo nel quale ci sono anche '98 e '99, siamo contenti. 

- La prima squadra domenica è tornato al primo gol italiano dopo mesi. Come sta lavorando il settore giovanile per dare all'Inter giocatori italiani?

E non è facile dare giocatori dal settore giovanile direttamente alla prima squadra in Italia. Non ci sono i ponti che ci sono in altri Paesi, come quello delle seconde squadre in Spagna o i campionati riserve in Inghilterra. Credo che questo sia uno snodo cruciale per il futuro e per la futura crescita dei ragazzi italiani. Produciamo giocatori, siamo staticamente al primo posto in Italia come giocatori prodotti per i cinque campionati europei più importanti e quindi continuiamo a lavorare tutti i giorni per mettere a disposizione della prima squadra giocatori di valore. Che poi loro possano arrivarci direttamente o possono uscire e rappresentare un valore di mercato come è successo in estate con i nostri ragazzi che sono serviti a portare avanti altre operazioni, questo poi non sta a me deciderlo. Lavoriamo ogni giorno con l'obiettivo di formare ragazzi per il calcio professionistico. 

- Il presidente Thohir cita spesso i giovani. Che rapporto ha il settore giovanile con lui? 

Ottimo, fantastico, come del resto lo era quello con il dottor Moratti. Noi abbiamo la fortuna di essere un club che da venti anni ha grande attenzione per i giovani e i risultati che abbiamo ottenuto, soprattutto in termine di produzione dei giocatori, sono dovuti alle attenzioni che la proprietà ha sempre riservato ai ragazzi. Siamo soddisfatti di questo e siamo sicuro che l'Inter manterrà questa tradizione. 

- Pensava potesse trovare più spazio a Bonazzoli con la Samp?

Federico è la dimostrazione che trovare spazio in Serie A non è facile. Sono ragazzi che a fatica raggiungono la maggiore età, ricordiamolo, non sono veterani del calcio. In Italia c'è fretta, in qualsiasi contesto, c'è poca possibilità di aspettare e di sbagliare. Questa è una caratteristica del nostro calcio, ed è anche il bello del nostro calcio, ogni partita è difficile, non ci sono solo poche partite complicate e il resto sono scontate. Per questo spero si arrivi alle seconde squadre anche nel nostro Paese perché il salto in prima squadra rischia di farci perdere talenti. Qualcuno arriva perché è normale, ma penso che tanti hanno interrotto il loro cammino in questi anni. Un ponte potrebbe essere utile per costruire un avvicinamento più graduale alla prima squadra. 

- E adesso la prima squadra gioca contro la Juventus...

Io mi occupo di settore giovanile. E tra un po' ci occuperemo della finale di Coppa contro i bianconeri. Penso sia fantastico, per chi vive in questo mondo, giocare gare così ed è l'unica cosa che posso dire. 

- Coppa Italia, quanto conta giocarla in un grande stadio?

E' un tassello anche questo. In Inghilterra, nei campionati riserve si gioca anche nello stadio della prima squadra. Deve essere bellissimo, penso che sia un'ottima possibilità per accrescere la loro esperienza. Servirebbe qualche tifoso in più perché le partite dei ragazzi negli impianti sportivi siano simili a quelli in cui giocano le prime squadre. 

(Fonte: FCINTER1908.IT)