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Da Bettella a Pinamonti, fino a Vanheusden: tutte gli affar Inter nel mirino della Procura

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Nel mirino dell'indagine della GdF ci sono le plusvalenze realizzate nel 2017-18 e nel 2018-19

Andrea Della Sala

La GdF ha acquisito alcuni documenti relativi ai bilanci dell'Inter, la Procura indaga sulle operazioni messe a segno dal club nerazzurro dal 2017 al 2109 per rientrare nei parametri Uefa.

Queste alcune delle operazioni finite nel mirino, riportate da La Gazzetta dello Sport: "Per un Bettella valutato 7 milioni (quasi tutti di plusvalenza), c’è un futuro crac come Zaniolo a 4,2 appena (2,6 di plusvalenza): col senno di poi, ipervalutato il primo e sottovalutato il secondo. In quell’anno il “plus” più corposo, però, è stato quello di Davide Santon, ceduto a Roma a 9,5 milioni dopo una deludente stagione con Spalletti: 8,1 milioni di plusvalenza. E il tutto, assieme all’affaire Zaniolo, va inserito all’interno della stessa danarosa acquisizione di Nainggolan (39,5). Tra i protagonisti di quella sessione, poi, Ionut Radu, il secondo di Handanovic. Allora però, appena tornato da un prestito all’Avellino, fu ceduto al Genoa per 8 milioni, ma fu pure inserita una ricompra nerazzurra da 12. Come da copione, opzione esercitata dall’Inter nel 2019, anche se il romeno fu lasciato in prestito in rossoblù per un’altra stagione. Alla fine, adesso Radu si gode un contratto da 1,8 e le poche briciole lasciate da Handa in campo".

"Davide Bettella è oggi il centrale del Monza da 17’ totali in B, ma allora era un neomaggiorenne campione d’Italia con la Primavera e nazionale U19 senza mezza partita giocata fra gli adulti. Il suo nome è inevitabilmente collegato a un altro compagno di vivaio inserito nella stessa discussa operazione: Marco Carraro, anche lui nel 2018 ceduto alla Dea per 5 milioni (di cui 4,4 di plusvalenza). Adesso Carraro gioca con più regolarità dell’amico a Cosenza, ma all’epoca, appena 20enne, aveva alle spalle un mezzo campionato di B a Pescara. Tra l’altro, appena due giorni dopo essere arrivato da Gasp, fu immediatamente trasferito in prestito a Foggia. Il ricco viaggio di Bettella-Carraro avveniva mentre Alessandro Bastoni da Bergamo andava a Milano per 31,1 milioni: sembravano un azzardo esagerato, ma il tempo ha dimostrato che quella era la fiche giusta".

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Gli altri due ragazzini valutati con abbondanza in quella stagione sono Federico Valietti, terzino ora in prestito al Pordenone che fu acquistato dal Genoa a 6, quasi tutti di plusvalenza, più il danese Jens Odgaard, classe ‘99, tre stagioni fa trasferito al Sassuolo per 4,6 (plusvalenza 3,5). Il passaggio in Emilia è avvenuto entro il 30 giugno e si è intrecciato con quello di Matteo Politano dal Sassuolo all’Inter dopo il 1° luglio. Lo schema è tipico di quegli anni, quando il club era impegnato in una corsa contro il tempo per far cassa entro la data di presentazione del bilancio annuale, avendo più margine di azione in entrata nelle settimane successive. Sempre nella stessa stagione, ai 5,3 di plusvalenza del difensore colombiano Murillo, va aggiunto poi l’1,2 dell’albanese Manaj all’Albacete. A completare il quadro 2018 altre cessioni di giocatori non più strategici che, nel complesso, hanno portato poco o niente alla voce plusvalenza: Nagatomo, Bardi, Kondogbia, Medel, Jovetic.

"Nell’analisi della seconda stagione nel mirino della procura, basta concentrarsi su due amici, protagonisti dello scudetto Primavera 2017. Sono proprio gli autori dei due gol nerazzurri nella finale con la Fiorentina: Zinho Vanheusden, ora nel Genoa di Sheva, e Andrea Pinamonti, che in prestito a Empoli sta tornando ai livelli che prometteva. La cessione di “Pina” al Genoa in quel 2018-19 aveva rimpinguato il bilancio con 19 milioni di plusvalenza, poi però ecco lo strategico rientro a Milano nella stagione dello scudetto per 21 milioni e stipendio da 2,2. Il 21enne belga, invece, due stagioni fa era stato ceduto allo Standard Liegi per quasi 11,7 milioni (plusvalenza 9,5) ed è stato ricomprato in questa stagione: 16 è stata la cifra spesa per completare il viaggio di ritorno. Oggi Andrea Adorante vivacchia da punta dell’ACR Messina, in Serie C, ma allora veniva ceduto al Parma con plusvalenza di 3,9. Marco Sala, difensore in prestito al Crotone, finiva invece per 3 milioni al Sassuolo. Stesso prezzo di Gabriele Zappa, allora ceduto al Pescara e dal 2020 al Cagliari. Bizzarro poi il caso di Riccardo Burgio, prelevato dall’Atalanta per un milione e mezzo e finito in un turbinio di prestiti: ieri era in panchina a Trento col suo Piacenza in C", chiude Gazzetta.

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