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Ag Tevez: “C’è altro oltre ai soldi. Boca, può tornare: ha un’opzione. Parlerà quando…”

L'agente di Carlos Tevez, Adrian Ruocco, ha raccontato a Fox Sports Argentina i retroscena del clamoroso affare tra l'Apache e lo Shanghai Shenhua

Dario Di Noi

Carlitos Tevez è l’uomo del momento, il giocatore che andrà a guadagnare una cifra record (pari quasi a 40 milioni l'anno) nel campionato di calcio cinese. Da oggi è ufficialmente un attaccante dello Shanghai Shenhua: l’Apache ha salutato il 'suo' Boca per cambiare vita. In Argentina la scelta sta facendo discutere chiunque. Intanto, il suo agente Adrian Ruocco, intervistato da Fox Sports Argentina, ha chiarito alcune cose.

Questi gli stralci più importanti dell'intervista, raccolti da 'Informacion CABJ': "I soldi sono un fattore, ma c’è anche altro. La rabbia dei tifosi del Boca è comprensibile, ma la faccenda non è come la descrivono: era il momento di partire, non ha solo firmato con i cinesi ed è andato via. L’idea era quella di comunicare il suo addio in un altro modo, ma ha avuto un problema a casa sua (il furto di alcuni ladri, ndr). Foto con la nuova maglia? La camiseta che ha indossato è di Gio Moreno (capitano dello Shanghai Shenhua). Si tratta di una foto di cordialità. Se Carlos non avesse avuto le palle, non sarebbe tornato al Boca. Ha preso la decisione di lasciare con la testa e con il cuore. La sua partenza per alcuni sarà grossolana, per altri no. Ho visto Carlos piangere mille volte per il Boca. Il presidente Angelici, con noi, è stato un cavaliere. Quando lo guardi da fuori, il calcio argentino lo vedi in un modo, mentre quando ci sei dentro la visione cambia. Non è facile per lui cambiare vita e andare a vivere in Cina. Se da qua a novembre non si troverà bene, potrebbe tornare al Boca. E’ un’opzione che non scarto. Bisognerà vedere se la gente del Boca lo rivorrà ancora: certe volte qualcosa si rompe. Carlitos aveva difficoltà a vivere la sua storia, non poteva portare la figlia a scuola quando il Boca perdeva le partite. Tevez non è un giocatore che saluta via Twitter o tramite un comunicato. Il contratto che ha firmato in Cina è di due anni, con un’opzione per andare via se a novembre non si sarà trovato bene. A quel punto, Carlos potrà ritirarsi o magari tornare al Boca. Furto in casa? Non ha fatto denuncia, non si sono portati via cose di valore perché non ce n’erano. Carlos non sa chi sia stato ad entrare in casa sua per rubare: se lo sapesse, andrebbe a riempirlo di pugni. E’ andato via all’improvviso, quando ha visto la casa svaligiata si è rotto. Con Carlos si crea un amore tanto forte che, quando lascia un club, questo stesso si trasforma in odio. Restiamo superiori a qualsiasi cosa. E’ anche per questo che cerchiamo un po’ di pace. Il Boca sta bene dove sta. Quando se la sentirà, Carlos parlerà".

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