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Alessio: “Morata? Attaccante completo, nell’Inter di Conte potrebbe starci benissimo”

L'ex vice di Conte elogia l'attaccante spagnolo dell'Atletico Madrid

Fabio Alampi

Angelo Alessio, storico vice di Antonio Conte, ai microfoni di Tuttosport ha speso parole di elogio per Alvaro Morata, recentemente accostato all'Inter.

Alessio, che ragazzo è lo spagnolo?

"Eccezionale! Educato, perbene, si allenava nel modo giusto ogni giorno. Aveva un ottimo rapporto con tutti, sa farsi voler bene".

La sua miglior qualità?

"E' bravissimo ad attaccare lo spazio, oltre a essere tecnico, abile nello stacco per colpire di testa e nel difendere la palla per lavorare di sponda: direi un attaccante completo".

Un difetto?

"Faccio fatica a trovarne. Forse, visto che agli attaccanti si chiede sempre di fare più gol, lui potrebbe avere nei piedi qualche rete in più, ma è uno che va sempre in doppia cifra".

Si parla dell'Inter: con Conte mi pare di capire che si trovò bene.

"E' nel pieno della sua maturità, credo che il meglio lo debba ancora dimostrare. Ripeto, tutti si aspettano che faccia 30 gol e secondo me può farli. Nell'Inter potrebbe starci benissimo, anche se...".

Dica.

"Non penso che sarà facile portarlo via da Madrid. L'Atletico è la squadra con cui ha mosso i primi passi ed è tornato lì per quello. So che si trova bene. E' un grande attaccante e potrebbe giocare in qualunque club, quindi anche l'Inter, ma penso che l'Atletico non lo lascerà andare tanto facilmente".

Con voi al Chelsea giocava da unica punta: potrebbe agire anche in coppia con uno come Lukaku?

"Assolutamente, Alvaro può giocare da solo o in coppia come succedeva per esempio alla Juventus con Tevez".

Lei che lo conosce bene: come avrà vissuto Conte questo periodo di stop?

"Credo che abbia sofferto, ma come tutti noi. Abbiamo visto cosa è successo, i tanti contagi, i morti. E' stato un periodo difficile. Ora credo che sia tutto pronto per ripartire con la massima sicurezza".

Che Serie A sarà?

"Sono curioso, sicuramente sarà un campionato diverso. Quando si è fermato, c'erano delle squadre in forma, che volavano col vento in poppa. Ora tutte ripartiranno alla pari, senza il pubblico negli stadi, ma avranno comunque degli obiettivi da centrare. Potrebbero accadere delle sorprese, anzi, me lo auguro almeno vivremo un finale di stagione avvincente".

Per lo scudetto sarà corsa a due, Juventus e Lazio, o potrebbe rientrare anche l'Inter?

"Se l'Inter vincerà la gara che deve recuperare, si troverà a sei punti e il distacco non sarebbe così grande. Secondo me trarranno vantaggio quelle squadre che sono state abituate a lavorare tanto. Loro non avranno problemi a ripartire, perché avevano già un modo di approcciarsi alla fatica, avevano già immagazzinato tanto. Per altro un mese di allenamento non è poco nelle gambe, quindi le squadre che hanno lavorato bene, ripartiranno forte. Il problema maggiore sarà la gestione prolungata delle gare ogni tre giorni e gli infortuni potrebbero fare la differenza perché normalmente per uno stop muscolare si saltano due-tre gare, adesso il rischio è di perderne il doppio. Inoltre le big, con i cinque cambi, avranno più scelta e più qualità da sfruttare".

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