Pietro Anastasi, ex attaccante di Juventus e Inter, ai microfoni de IlSussidiario.net si è espresso su un possibile scambio alla pari tra Pazzini e Quagliarella, bomber che nelle loro rispettive squadre, da qualche stagione, stanno trovando poco spazio.
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Anastasi: “Scambio Pazzini-Quagliarella? Non cambia nulla…”
Pietro Anastasi, ex attaccante di Juventus e Inter, ai microfoni de IlSussidiario.net si è espresso su un possibile scambio alla pari tra Pazzini e Quagliarella, bomber che nelle loro rispettive squadre, da qualche stagione, stanno trovando poco...
Anastasi, dopo 36 anni si torna a parlare di uno scambio di attaccanti tra Juventus e Inter. Cosa ricorda di quel passaggio in nerazzurro per Boninsegna?
Beh, allora fui io a chiedere di essere ceduto, perchè i rapporti con l'allenatore (Carlo Parola, ndr) e con lo spogliatoio si erano un po' alterati.
All'epoca si parlò di uno scambio clamoroso…
E' vero, anche perché Boninsegna aveva qualche anno più di me (5, ndr); di certo, alla fine, ha fatto molto meglio lui alla Juventus che io all'Inter.
Tornando allo scambio Quagliarella-Pazzini: cosa ne dice?
Sono due ottimi giocatori, però secondo me si equivalgono, anche come ruolo e decisività. Quello di cui ha veramente bisogno la Juventus è un top player, che Marotta farà di tutto per portare a Torino.
Quindi, non pensa che il top player possa essere Pazzini?
No, sicuramente no. Come ho detto, Pazzini è un ottimo giocatore, ma non penso sia quello che cambia la squadra. La Juventus ha bisogno di un giocatore che faccia 20-25 gol a stagione, che non ha avuto in questi anni. Adesso bisogna giocare la Champions League: Quagliarella e Pazzini sono ottimi giocatori, ma non ti fanno fare il salto di qualità.
In termini assoluti, cedere Quagliarella per prendere Pazzini…
Non cambia niente per la Juventus. Per la tipologia di attaccanti che la squadra ha in rosa, lo scambio non aggiungerebbe nulla. E poi, ripeto un'altra volta, non è quello di cui ha bisogno la Juventus.
Per cui, lei confermerebbe Quagliarella?
Sì, resta utile alla squadra, fermo restando quel che dicevo prima, che è poi un pensiero comune.
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