Atalanta-Juve: cronaca di una guerriglia, battaglie urbane. Si fa sempre male chi sta attorno: un vigile viene investito dal getto di un estintore, una donna e un ragazzino sono lievemente feriti da alcuni oggetti.Giusto il tempo di fischiare di brutto il minuto di silenzio per la scomparsa di Andreotti, scelta acustica di tutto lo stadio, e s’inizia con il lancio di gruppo. Bengala, razzi, petardoni, fino alle piastrelle dei bagni. Così lo speaker attacca con gliannunci, mentre Claudio Marchisio, dalla panchina aveva camminato fin sotto la curva a chiedere di smetterla. Inutile. Al terzo richiamo, l’arbitro Guida, quello che fece arrabbiare Conte e Marotta, stavolta (giustamente) se l’è sentita: partita sospesa. Conte, Chiellini e quasi tutta la Juve vanno sotto gli ultrà bianconeri per tentare di riportarli alla calma. Lo stesso, pochi metri più in là, fanno il direttore generale atalantino Marino, Denis e Carmona. Il tecnico bianconero parla con i tifosi: «Basta, basta, non rispondete». Poi perde definitivamente la pazienza: «Che cazzo lanci, deficiente», urla.
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Atalanta-Juventus, Conte s’infuria con i suoi tifosi: «Che cazzo…»
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