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Avv. Grassani. “Messi? La clausola prolungata è una tesi forzata. Leo per liberarsi deve…”

Le parole del noto avvocato al Corriere dello Sport

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni del Corriere dello Sport, Stefano Grassani, noto avvocato, ha parlato così del caso legato a Lionel Messi e della validità dell'eventuale prolungamento della clausola che gli permetterebbe di lasciare Barcellona a zero.

Possibile che la pandemia abbia potuto prolungare legalmente questa scadenza?

«Mi sembra una tesi abbastanza forzata. E’ vero che le federazioni associate all’Uefa, in questa stagione hanno avuto la facoltà, quasi sempre esercitata, di spostare la fine a luglio e ad agosto, ma per il caso Messi, esiste un fattore, a mio avviso determinante, che esclude “l’effetto trascinamento” della clausola rescissoria. La deadline per liberarsi dal rapporto contrattuale con il Barça non era legata alla maturazione del termine della stagione, bensì ad una data fissa, anticipatoria rispetto a tale limite che non è stata, né poteva essere, modificata dalla Federazione spagnola, né dalla Uefa o dalla Fifa».

Quali saranno i prossimi passi che dovrà fare Messi e a chi potrà rivolgersi il Barcellona?

«Giunti a questo punto, Messi, per liberarsi, trova davanti a sé un percorso obbligato: essendo fuori dal periodo “protetto” il Barcellona non può opporre alcunché al suo trasferimento né il nuovo club rischia sanzioni disciplinari (squalifica o stop di mercato). In questo caso, la controversia riguarderà esclusivamente l’indennizzo che il Barcellona rivendicherà, con la competenza della Fifa in primo grado e del Tas in secondo».

Se in ultima istanza il Tas dovesse dare ragione al Barça, c’è il rischio che Messi o il suo prossimo club debbano pagare 700 milioni?

«Nel contenzioso, l’argentino porterà avanti la strategia della libertà contrattuale per forza maggiore e Covid19, tesi che, se accolta, non comporterà il pagamento, da parte del giocatore e della nuova società, di alcun risarcimento. Qualora Fifa e Tas riconoscano che la rottura è stata esercitata senza valida giustificazione, verranno applicati molteplici parametri (età, stipendio, anni residui di contratto, momento del recesso, etc.), tra cui anche il valore della clausola, per determinare la quantificazione del danno. Se Messi verrà giudicato responsabile, la somma da pagare sarà sensibilmente più bassa di 700 milioni anche se pressoché certa. Il nuovo club verrebbe chiamato a rispondere in solido con il giocatore».

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