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Benevento, Inzaghi: “Inter favorita per lo scudetto. Non andremo a San Siro per difenderci”

Le dichiarazioni dell'allenatore del Benevento, che ha presentato in conferenza stampa la trasferta di San Siro contro l'Inter

Alessandro De Felice

Filippo Inzaghi, allenatore del Benevento, ha presentato in conferenza stampa la sfida di San Siro contro l'Inter a due giorni dalla sfida: "Novità a centrocampo? Viola ha dimostrato di star molto bene già contro il Torino, gli ho chiesto uno sforzo disumano ed è uscito dal campo visibilmente stanco. In questa settimana ha lavorato alla grande, ci sono tutti i presupposti per dargli ulteriore minutaggio anche sabato sera. Potrebbe esserci una staffetta con Schiattarella, guarito dal Covid ma non ancora la 100%. Sono sereno, chiunque andrà in campo darà un valido contributo. Iago Falque non è pronto, Insigne invece sta meglio".

Preoccupato dalla coppia Lautaro-Lukaku?

"Non possiamo pensare a due giocatori dell'Inter, hanno una rosa da Champions League e sono i favoriti per lo scudetto. Siamo consapevoli che servirà una partita perfetta, senza snaturarci e provando a rispondere colpo su colpo. Siamo convinti di poter fare la nostra bella figura anche a San Siro, ma è chiaro che Lukaku è un attaccante che fa la differenza. Insieme a Ibra è il più forte in assoluto e sposta gli equilibri".

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Con i nuovi innesti si può variare sul piano tattico?

"Depaoli è un ottimo giocatore, un prospetto giovane di cui avevamo bisogno in attesa del rientro di Letizia. Può fare il quinto, il terzino ma anche la mezzala. La sua duttilità tattica è un'arma fondamentale, dovrà inserirsi nei nostri meccanismi e sono convinto che ci sarà una grossa mano".

Si è abbassata la quota salvezza?

"Non lo so, penso che il nostro obiettivo è arrivare quanto prima a 40 punti e siamo ancora molto lontani. Abbiamo 8 punti di vantaggio, ma chi è sotto di noi è intervenuto sul mercato e altre hanno un organico di altissimo livello. Io guardo in casa mia, consapevole che il girone di ritorno è tutt'altro campionato. Ringrazio anche la società che, come sempre, non si è fatta cogliere impreparata. Se avremo la fortuna di recuperare qualche giocatore infortunato da tempo potremo farcela, ci sono tutte le carte in regola per essere protagonisti".

Qual è il suo ricordo di Conte come compagno e avete qualcosa in comune come allenatori?

"Antonio è un grande allenatore, con lui ho un ottimo rapporto ed è stato mio compagno di stanza. Lui e mio fratello sono fonte di ispirazione per chi fa il mio lavoro, è un vincente e ha meritato tutto quello che ha costruito nella sua .carriera. Sarà un peccato non vederlo in panchina".

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Si può fare ancora meglio rispetto al girone d'andata?

"Abbiamo fatto molto bene in questa prima fase di campionato, chi ci fa i complimenti oggi però sarà pronto a contestarci se perderemo due partite di fila. Sono consapevole delle difficoltà che ci aspetteranno, ma i pronostici ci davano già retrocessi in partenza e ora veniamo considerati una rivelazione. Non siamo ancora salvi, su questo non c'è dubbio, servirà sostegno anche quando non arriveranno risultati e prestazioni come può accadere. La rosa è competitiva, i calciatori hanno acquisito consapevolezza dei propri mezzi".

Come si affronta una squadra come l'Inter?

"Se andiamo lì esclusivamente per difenderci rischiamo di tornare a casa con una grossa delusione. Siamo assolutamente consapevoli della forza dell'avversario che, ribadisco, è favorito per la vittoria dello scudetto. La storia di questo campionato, tuttavia, insegna che siamo riusciti a mettere in difficoltà formazioni teoricamente inarrivabili. Certo, se pensiamo a Barella, Brozovic, Hakimi e tanti altri ci rendiamo conto che sembra una missione impossibile...così come lo era con la Juventus! Ho detto ai miei ragazzi di godersi un grande stadio e una serata che si prepara da sola: se pensiamo a dovere eravamo un anno e mezzo fa..."

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Che emozione sarà per lei tornare a San Siro?

"E' uno stadio che mi ha regalato notti magiche e sensazioni uniche, purtroppo tutto perde sapore quando gli spalti sono vuoti e non ci sono spettatori. Il mio ricordo, però, è sempre indelebile e ringrazierò a vita i tifosi che mi hanno fatto sentire speciale".

(Fonte: TuttoMercatoWeb)

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