L’ex capitano dell’Inter, Giuseppe Bergomi, ha parlato sulla Gazzetta dello Sport, del momento delicato dei nerazzurri: “Sono certo che se anche l’Inter vincesse tre partita di fila, alla prima sconfitta si riparlerebbe di crisi. Non voglio giustificare l’Inter ma estendere il giudizio: ogni turno di campionato siamo di fronte a una sorpresa, perde la Juve, oppure va k.o. la Roma, che nelle ultime sei ne ha perse tre. Siamo sempre alla ricerca di continuità ma in questo momento non è facile per nessuno, tutti hanno dei problemi, anche chi sta in vetta. Il problema dell’Inter è che anche quando vince due gare di fila non si è contenti.
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Bergomi: “Il problema WM/tifosi va risolto subito. Inter? Sarebbe attaccata anche se…”
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Ovvio che con l’intera rosa a disposizione, e con tutti al cento per cento, puoi e devi fare di più; ma in questo momento dove giocano gli stessi, e dove rispetto anche ad altre squadre hai gli impegni di Europa League, fai fatica. Che poi la manovra sia migliorabile, che questa Inter giochi troppo in orizzontale e meno in verticale è un altro dato di fatto. Ho giocato tanti anni a San Siro, anche con la pressione della gente che fischia, e dico che se non hai personalità e carattere è davvero difficile venirne fuori.
In più questa squadra ha ragazzi giovani come Kovacic, Icardi, Dodò, Juan Jesus: devi avere pazienza, anche se è ovvio che all’Inter si chiedano subito pure i risultati. I problemi ci sono ma è anche un incastro di momenti negativi: guardate Palacio, il giocatore più importante del gruppo sta facendo fatica, l’anno scorso di questi tempi toccava palla e segnava. Oppure Icardi, un giocatore con carattere, che si prende le proprie responsabilità. Ma ora non deve limitarsi a stare fermo in area, deve muoversi, creare spazi in entrata per Palacio. Con l’autostima che ha, gli manca solo di integrarsi meglio con il resto della squadra: così sarebbe l’ideale per Mazzarri. Senza dimenticare che fuori ci sono sette potenziali titolari. Il nodo principale resta però la mancata empatia tra Mazzarri e i tifosi. Io tendenzialmente sono per cercare di aiutare una squadra in difficoltà, e con questo conflitto tifo-allenatore è difficile. Riuscissero le parti ad avvicinarsi...ne risentirebbe la squadra. Sono convinto che migliorate le prestazioni, una volta rientrati giocatori importanti, e con i risultati, il rapporto sia recuperabile. Commento tante partite, quest’anno me ne saranno piaciute due o tre, ho visto un grande Napoli nella gara con la Roma e poco altro. Mediamente le nostre partite sono «tattiche-italiane» come le definisco io, mai belle finché non si rompe l’equilibrio: vedere un bel calcio è difficile. Lo si richiede a Mazzarri, ma sono sicuro che anche con bel gioco e risultati, gli si troverebbero altre problematiche. “
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