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Bergomi: “Inter tornata viva ma non è quella di dicembre, l’esempio è Bastoni. Correa…”

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Lunga intervista rilasciata da La Gazzetta dello Sport a Beppe Bergomi che ha parlato così del derby di Coppa Italia

Matteo Pifferi

Lunga intervista rilasciata da La Gazzetta dello Sport a Beppe Bergomi che ha parlato così del derby di Coppa Italia.

Beppe Bergomi, è solo una semifinale di Coppa Italia questa?

"No, vale decisamente di più, influenzerà di riflesso la fine del campionato: ognuna delle due squadre ha l’occasione di dare una spallata all’altra. Finora l’Inter ha avuto tre partite-chiave in campionato: la beffa con la Lazio da cui è ripartita alla grande, il derby giocato bene prima della doppietta di Giroud che ha lasciato strascichi e la vittoria non meritata con la Juve che ha ridato slancio. Anche questa di martedì è una partita che può orientare il cammino. Intanto sembra che tutto sia tornato al suo posto, ma voglio altre prove prima di essere sicuro".

Non è convinto della ripartenza Inter?

"No, è tornata viva, ma non è ancora l’Inter di novembre e dicembre. Rispetto ad allora manca qualcosa, ad esempio Bastoni: non è al 100%, non ha la fluidità negli inserimenti. E poi non mi pare che abbia la stessa sicurezza che la faceva dominare: la sta recuperando, grazie alla presenza di Brozo, ma serve altra ancora".

Mai come stavolta lo scudetto sembra giocarsi nella mente dei calciatori.

"Sì, è tutta una stagione molto... mentale, basata su un sottile equilibrio psicologico che cambia spesso. Non a caso, le squadre che si sono alternate davanti hanno fatto fatica a gestire la vetta: vediamo la fragilità di chi sta su ma anche la forza di chi arriva da dietro. Proprio dal punto di vista della testa il derby è decisivo: con la sconfitta può arrivare un contraccolpo psicologico da cui non ci si riprende facilmente".

Ma quali saranno gli uomini chiave?

"Gli attaccanti, perché entrambe, più il Napoli, sono solide dietro. L’Inter rispetto al suo periodo d’oro ha un Correa in più, importantissimo perché ha caratteristiche diverse dagli altri. È l’unico che corre con la palla verso la porta e a La Spezia a me non è dispiaciuto. Lautaro, invece, non deve farsi condizionare dal momento: anche a partita in corso, con avversari stanchi, può fare la differenza".

Il Milan sarà influenzato dalle voci societarie?

"Sono voci positive, non destabilizzano una squadra solida. Tutti pensano che abbia il calendario più difficile invece incontrerà squadre che lasciano spazi, proprio ciò che il Milan ricerca. Fiorentina, Sassuolo, Atalanta, Lazio questi spazi li danno: con loro puoi prendere il gol, ma puoi pure farlo... E sicuri che per l’Inter sia facile giocare con una squadra così fisica come l’Udinese? La corsa è aperta e la Coppa Italia orienterà pure il campionato".

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