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Berti: “Nell’anno dei record Maradona mi sputò addosso. I derby oggi? Ridicoli, amici un cavolo…”

Nicolino Berti, idolo nerazzurro, ha raccontato in una video intervista rilasciata al Corriere le sue emozioni legate ad un’Inter-Napoli del passato: “Io e Scariolo abbiamo massacrato Silvinho e Mancini a paddle tennis, molto...

Sabine Bertagna

Nicolino Berti, idolo nerazzurro, ha raccontato in una video intervista rilasciata al Corriere le sue emozioni legate ad un'Inter-Napoli del passato: "Io e Scariolo abbiamo massacrato Silvinho e Mancini a paddle tennis, molto simpatici  ma non erano all'altezza. Mancini carico? Molto carico. Inter-Napoli? Ne ho giocate 14. Qualche gol l'ho fatto, uno dei gol più belli che non è mio ma è mio proprio contro il Napoli di Maradona. Il 28 maggio a San Siro. L'anno dei record, 58 punti. Andò in vantaggio il Napoli. QUesto gol bellissimo anche se è autogol. Tabellini? Di quello che dicono... Gli ultimi dieci ho iniziato a marcare Maradona. Ha incominciato a sputacchiarmi un po' addosso. Qualche sputo mi è arrivato, non mi pulivo nemmeno Me la sono goduta. Andò pure in sala stampa a dire che di questa Inter solo Zenga, Bergomi e Matthaeus meritavano lo sucdetto. Non mi ha mai nominato. Per tre anni guerra assoluta. Al San Paolo mi ha quasi fatto accerchiare dalle sue guardie del corpo. Macché amicizia. Adesso se vedi i derby sono delle cose ridicole. Amici un cavolo. Con Maldini ci conosciamo da una vita. Abbiamo fatto due anni a non parlarci. Andavamo nello stesso locale a Milano, entrava uno e l'altro se ne andava. Era una sfida nelle sfide. Il pubblico sentiva questa verità, questa emozione. Adesso vanno in campo abbracciati, si danno anche i bacini. Il coro per me? Mi dava un'energia. Godersi la vita? Mi piace stare in mezzo alla gente. Sempre in pieno centro. Cosa faccio in villetta, vedo un po' di nebbia e mi viene la tristezza. Ho sempre amato abitare in centro. Quando uno gioca a calcio non può esagerare più di tanto. Non mi sono fatto rubare la mia libertà. La grande risposta è il campo. Sono partito dopo l'Australia, volevo andare a vivere ai Caraibi. 5 anni a fare niente, avevo la mia casa. Mi sono detto faccio due lavorini a casa. L'Albania è finita male, ci ho rimesso un mese di stipendio. Mi dispiace, ci hanno provato. Sono andato a Tirana, mi sono anche divertito. Io me la godo. Faccio il commentatore quando mi capita."