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Biasin: “Inter costruita con logica, merito di un club che…”

Fabrizio Biasin, direttore della redazione sportiva del quotidiano Libero, nell’edizione odierna ha analizzato accuratamente le ultime strategie di mercato e societarie dell’Inter:“Premessa numero 1: non basta il 3-0 rifilato al...

Francesco Parrone

Fabrizio Biasin, direttore della redazione sportiva del quotidiano Libero, nell'edizione odierna ha analizzato accuratamente le ultime strategie di mercato e societarie dell'Inter:"Premessa numero 1: non basta il 3-0 rifilato al Pescara per scrivere che l’Inter è la principale rivale della Juventus nella corsa allo scudetto. Premessa numero 2: se l’arbitro Guida avesse assegnato un sacrosanto rigore agli abruzzesi nei primi minuti del match, magari faremmo altre considerazioni. Premesse finite. Il resto è «succo». L’Internazionale versione 2012-2013 è una squadra costruita con logica. Non accadeva da un biennio. Merito di un club che è tornato a far le cose per bene,merito dei cinesi che hanno sganciato (o sganceranno, non s’è ancora capito) non pochi quattrini per mettere in piedi uno stadio tutto nuovo e dare fiato alle casse del club, merito di un allenatore che ha idee chiare e carattere sufficiente per tenere a bada fior di campioni, merito dei giocatori stessi, quelli nuovi e quelli che nell’ultima stagione avevano (chi più, chi meno) tirato indietro la gamba. L’impressione è che Moratti abbia fatto bene a non ascoltare chi gli consigliava di far fuori Branca e Ausilio, i responsabili del mercato nerazzurro. I due messi in condizione di lavorare hanno scrutato, temporeggiato il giusto (qualche battutaccia è uscita anche sulle nostre pagine), valutato e, infine, colpito. Si diceva da più parti: «Branca, scambia Pazzini con Gargano! È il giocatore che serve all’Inter!». Ha fatto di più: si è preso Cassano, 7,5 milioni, e con il grano ha convinto il Napoli a cedere l’uruguaiano (tra i migliori domenica). Parliamoci chiaro: l’Inter non è il Barcellona e forse non lo sarà mai, ma la rosa nerazzurra dispone degli attributi necessari per dare filo da torcere a tutti quanti, almeno in Italia. Resta aperta un’unica questione, quella relativa al futuro di Maicon. Il giocatore sembra destinato a partire e difficilmente sarà rimpiazzato (uno come il brasiliano, semplicemente, non si rimpiazza). La logica dei tagli agli ingaggi dice che il club si libererebbe volentieri dell’esterno (4 milioni di ingaggio). Dovesse restare, Moratti (e i cinesi) consegneranno a Stramaccioni una squadra da scudetto".