Dalle pagine di Libero Fabrizio Biasin dà la sua interpretazione della vicenda Guarìn-Vucinic e delle gerarchie nerazzurre: «C’è qualcosa di non detto nell’universo Inter, qualcosa di pruriginoso e avvelenato. C’è un beneamato delirio che fa tremare i polsi e le cadreghedell’intellighenzia nerazzurra. L’affareche doveva essere un affare e infine si è trasformato in una colossale figura di palta, ha fatto venire a galla la verità: chi comanda (Thohir) non ha ancora deciso di comandare (o al massimo hainiziato ieri da Giacarta); chi comandava (Moratti) galleggia nel limbo di chi è troppo coinvolto per fregarsene, ma non ha più i numeri per decidere;chi deve eseguire (Fassone, Branca, Ausilio) lo fa senza saperese esegue gli ordini della vecchia o della nuova proprietà. E si prende gli insulti di stampa e tifoseria. E spesso gli insulti sono motivati, ma mica sempre. E allora 72 ore dopo l’esplosione del «casoGuarin», sappiamo che all’interno della società è in corso una sorta di «guerra civile» tra chi faceva un lavoro e ora ne fa un altro e chicontava molto e ora è stato messo da parte. Fonti vicinissime al club ci raccontano che dallo sbarco in nerazzurro di Thohir gli equilibri son totalmente cambiati all’interno del club.
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Biasin (Libero): «C’è qualcosa di avvelenato nell’universo Inter…»
Dalle pagine di Libero Fabrizio Biasin dà la sua interpretazione della vicenda Guarìn-Vucinic e delle gerarchie nerazzurre: «C’è qualcosa di non detto nell’universo Inter, qualcosa di pruriginoso e avvelenato. C’è un beneamato...
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