Kevin Prince Boateng, in estate, ha sorpreso molti addetti ai lavori accettando l’offerta del Las Palmas neo promosso in Liga. Fox Sports Italia ha realizzato uno speciale nelle Canarie, dedicandolo proprio al ghanese ex Milan. "Il Prince di Las Palmas" andrà in onda sul canale in questi giorni, ma sul web sono uscite alcune anticipazioni.
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Boateng: “Perchè Las Palmas? Guardate qua! Nè Zidane, nè Pelè, nè Maradona: il numero 1…”
Kevin Prince Boateng, in estate, ha sorpreso molti addetti ai lavori accettando l’offerta del Las Palmas neo promosso in Liga. Fox Sports Italia ha realizzato uno speciale nelle Canarie, dedicandolo proprio al ghanese ex Milan. “Il Prince...
Questi alcuni stralci dell’intervista raccolta da Gianluigi Bagnulo, riportati da Marca: "Se la gente venisse alle Canarie, sicuramente capirebbe perché ho scelto di giocare nel Las Palmas: sole e caldo. E’ la chiave per svegliarsi la mattina di buon umore. Nel momento in cui mi sono trovato a scegliere il club in cui avrei giocato, ha richiamato la mia attenzione il progetto che mi stavano proponendo. Il presidente e l’allenatore lo hanno ben chiaro in testa, siamo un club piccolo ma forte, che vuole giocare bene… E guarda che razza di ambiente ho trovato al mio arrivo alle Canarie! Ho giocato nei quattro migliori campionati del mondo: in Premier (Tottenham e Portsmouth), Bundesliga (Herta Berlino, Borussia Dortmund e Schalke) e Serie A (Milan), oltre che in Liga, e ogni campionato ha aspetti positivi e negativi. La cosa migliore del calcio spagnolo è che tutte le squadre, incluse le più piccole, vogliono giocare con il pallone".
Boateng ha poi espresso il suo voto per la palma di miglior giocatore di sempre. Nel farlo, ha sorpreso un'altra volta: "Chi è stato il migliore di tutti? Ronaldinho. Quando è arrivato al Milan già non era il miglior Dinho della sua carriera, ma quando voleva, dimostrava quello che sapeva fare con il pallone, ed era impressionante. In quei momenti ti faceva capire perché fosse il miglior giocatore del mondo: più di Zidane, Pelè o Maradona. Quando non usciva la notte e aveva riposato bene, veniva agli allenamenti e nominava i giocatori a cui avrebbe fatto un tunnel. E alla fine, lo faceva. Poteva colpire la traversa tutte le volte che voleva, e con il pallone era un giocoliere incredibile: cose che non si possono nemmeno immaginare. Era impossibile vedere tanto talento in un giocatore di 1.80 m.".
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