Paolo Bonolis, grande uomo di tv e tifoso nerazzurro, ai microfoni dell'edizione lombarda della Gazzetta dello Sport, ha parlato della stagione nerazzurra: "Doveva partire in un certo modo ed è arrivata in un altro. Il progetto è cambiato in corsa, dovevamo raggiungere altri obiettivi, invece si è preparato il territorio per ulteriori obiettivi futuri. Sembra che il mercato sarà importante, ma ovviamente non con il carrello della spesa al supermercato. Bisognerà usare la testa, c'è bisogno di convincere società e calciatori, ma sono fiducioso. L'Inter ha senza dubbio cominciato a costruire qualcosa di importante e credo che Roberto Mancini sia uno snodo cruciale, in considerazione degli ultimi tempi. Il gioco è clamorosamente propositivo, ma è necessario azzerare gli affanni difensivi e le “stupiderie” che ancora si vedono in molti frangenti".
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Bonolis: “Non cediamo Kovacic, Pirlo è sbocciato dopo! Mancio mi dà fiducia. Mercato? 3 nomi”
Paolo Bonolis, grande uomo di tv e tifoso nerazzurro, ai microfoni dell’edizione lombarda della Gazzetta dello Sport, ha parlato della stagione nerazzurra: “Doveva partire in un certo modo ed è arrivata in un altro. Il...
Sul mercato ha le idee chiare: "Opterei per i nomi di cui già si parla: Yaya Touré,Alexandre Lacazette, Mehdi Benatia sono tutti giocatori perfettamente idonei per coprire bene quei ruoli dove siamo deficitari. Mi dispiacerebbe dover vedere andare via Mateo Kovacic, uno che gioca con entrambi i piedi, vede il gioco, ha vent’anni e ha solo bisogno di tempo. D’altronde anche Pirlo è sbocciato a 23-24 anni. Doversi privare di Kovacic sarebbe un peccato, magari per tenere centrocampisti intermittenti di 28 anni. Buona parte della rosa potrebbe essere tranquillamente mantenuta, ma almeno sei undicesimi dovrebbero essere primi rincalzi. Icardi? È indubbiamente un ottimo elemento sul quale puntare. Ha già segnato parecchio, è pienamente inserito nell’ambiente Inter. Credo che da lui non si possa proprio prescindere. Ranocchia invece ha fatto molti errori, ma certe volte convergono nella vita dei giocatori tante variabili. Per me resta sicuramente un ottimo giocatore. E comunque, se il progetto dell’Inter è una ricostruzione, il minimo sindacale del ragionamento è investire. Se la tecnicità della ricostruzione è affidata a Mancini mi sento tranquillo. Gli allenatori fanno un lavoro importantissimo, per Bayern Monaco, Juventus e Barcellona hanno ingredienti in frigorifero che lo chef farebbe un po’ la figura del "pistola” se sbagliasse il piatto. Europa League? Concentriamoci sulla prossima stagione".
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