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Braida: “In A ne prenderei 3-4. Pogba? Super valutato come tutti, Barça out. Higuain…”

Ospite di Canale 21, il direttore sportivo del Barcellona, Ariedo Braida, ha trattato diversi temi di mercato, commentando le situazioni di Pogba e Higuain

Dario Di Noi

Ospite di Canale 21, storica emittente del Mezzogiorno che approfondisce più che altro i temi di Lazio, Roma e Napoli, il direttore sportivo del Barcellona, Ariedo Braida, ha snocciolato alcune interessanti curiosità di mercato.

Nel corso della trasmissione “Tutti in Ritiro”, Braida si è espresso così: "Mercato Barcellona? Prenderei 3-4 giocatori in Italia, ma non vi dico né i nomi né le squadre. Siete bravissimi a farli da soli i nomi. Pogba? E’ chiaro che quando si parla di cifre che superano i 100 milioni un minimo di riflessione va fatta. Tutto sta nel fatto che la televisione ha portato tanti soldi e ha cambiato completamente le logiche del mercato. E’ chiaro che ormai tutti i giocatori siano super-valutati, chi più chi meno, ma tutti sono ormai valutati molto più del loro valore. Pogba lo conosciamo, è un calciatore che ha dimostrato di essere fortissimo, il Barcellona per un periodo era interessato, poi è chiaro che cambiando certe dinamiche a un certo punto non siamo stati più interessati. A certe cifre inizia a diventare difficile star dietro, perché non va considerato solo il prezzo del cartellino ma anche il salario del calciatore, che spalmato nei cinque anni sono diverse decine di milioni. Higuain? Condivido la scelta di De Laurentiis di rifiutare 60 mln + 2-3 calciatori dall’Atletico Madrid. Higuain garantisce un numero di gol altissimo, lo scorso anno ha dimostrato di essere un grandissimo goleador. A volte l’aspetto economico prevale su quello tecnico, però quando si vincono le partite l’aspetto economico conta ben poco. Non credo Higuain sia alla portata di club italiani e non credo che ci siano su di lui società spagnole. E’ un’operazione che possono permettersi PSG e Manchester United, o l’Arsenal facendo un colpo di testa. Scudetto? Le sorprese ci sono sempre. Un allenatore in passato diceva ‘le sorprese ci sono sempre’, è una regola che è sempre validissima. Magari tutti danno la Juventus per favorita, però non si sa mai cosa può succedere. Qualche giocatore nuovo che non si inserisce e che non riesce a dare il contributo che si sperava… insomma non si sa mai, il calcio è una scienza così imprevedibile e il bello è proprio questo. Pensate solo che lo scorso anno il Sassuolo ha battuto diverse favorite e non se l’aspettava nessuno. Continuiamo a sognare e non perdiamo mai la speranza di vivere qualche sorpresa".

(iamnaples.it)

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