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Brehme: “EL? Inter favorita ma occhio al Bayer: entrambe più forti dello United. Conte…”

L'ex terzino ha rilasciato un'intervista a La Gazzetta dello Sport

Matteo Pifferi

Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, l'ex terzino dell'Inter e della Nazionale tedesca Andreas Brehmeha parlato così dell'Europa League, che vede l'Inter in lizza per il titolo:

«La favorita di Dusseldorf? Non ho dubbi, per me è l’Inter. I nerazzurri sono una grande squadra, anche il Bayer Leverkusen è forte e ha un ottimo attaccante come Havertz, ma Conte parte in vantaggio. Dico di più, chi vince questa partita ha grandissime chance di alzare l’Europa League. La semifinale contro una tra Shakhtar Donetsk e Basilea è abbordabile. Dall’altra parte in finale secondo me arriverà il Manchester United. Ma sia Inter sia Bayer sono più forti degli inglesi».

Brehme, che tipo di partita sarà per l’Inter?

«Sarà sicuramente difficile, aperta, però alla fine la forza dell’Inter verrà fuori».

Nelle ultime gare, tra Serie A e ottavi di Europa League contro il Getafe, l’Inter è sembrata molto più matura.

«Contro l’Atalanta ha giocato benissimo. Peccato che nel corso della stagione abbia lasciato troppi punti con le piccole squadre. In casa una partita come quella contro il Bologna non puoi perderla. Non era certo facile vincere lo scudetto perché la Juve era comunque più forte, ma se perdi punti in partite sulla carta facili la strada è molto più in salita. Mi dispiace che la Juve abbia esonerato Sarri, ma era chiaro che dentro la squadra bianconera qualcosa non funzionava».

Antonio Conte è l’uomo giusto per far vincere un trofeo all’Inter dopo 9 anni?

«Conte mi piace, fa giocare bene la squadra: con Juve e con il Chelsea ha vinto, ora può farcela. Io penso che il prossimo anno potrà dire ancora di più la sua: in questa prima stagione doveva prendere le misure, era più difficile. C’è stato anche lo stop per il coronavirus: rimontare era dura ma meno male che anche in Italia almeno è finito il campionato».

Che cosa pensa dello sfogo dell’allenatore contro i vertici della società?

«Ho letto sulla Gazzetta ma alla fine non ho capito il motivo che ha spinto Conte a dire certe cose. Soprattutto dopo una partita giocata benissimo come quella in casa dell’Atalanta».

Domani sfida in panchina l’olandese Peter Bosz.

«Quando parlo con il mio amico Rudi Voeller mi dice sempre che è un grande tecnico. Mi fido di lui, è sicuramente così. È stato sfortunato nell’esperienza al Borussia Dortmund ma al Bayer ha trovato l’ambiente giusto. La sua squadra gioca in maniera aggressiva, club e tifosi sono soddisfatti».

Havertz è davvero così forte come dicono in Germania?

«Sì... anche su di lui Voeller è sempre molto esplicito. Kai è giù un top player: ha solo 21 anni e ha grandissimi margini di miglioramento».

Sarà un bel confronto a distanza con gli interisti Lautaro e Lukaku.

«Sono forti, mi sembrano anche in un ottimo periodo di forma. Eriksen, invece, soffre: la Premier è diversa dalla A, inserirsi non è semplice. Ma Conte lo vede allenarsi ogni giorno, sa lui cosa fare».

Con Young, invece, l’Inter ha preso una certezza: sulla fascia sinistra serviva uno come lei...

«Ha grande esperienza e ha vinto già l’Europa League: può essere utilissimo».

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