Felice Natalino si è sentito male giovedì 31 gennaio mentre era insieme ai suoi amici alla Chiesa di San Francesco: è stato prima portato all'ospedale di Lamezia, poi trasferito a quello di Catanzaro per le prime cure urgenti. E da qui, da un mezzo militare, è stato trasportato d'urgenza al San Raffaele di Milano dove è stato operato giovedì. E' la ricostruzione degli attimi difficili che il giocatore dell'Inter ha vissuto nei giorni scorsi.
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Calabria Ora – Natalino spera di tornare con la maglia dell’Inter. La famiglia…
Felice Natalino si è sentito male giovedì 31 gennaio mentre era insieme ai suoi amici alla Chiesa di San Francesco: è stato prima portato all’ospedale di Lamezia, poi trasferito a quello di Catanzaro per le prime cure urgenti. E da qui,...
La fa Calabria Ora che spiega anche: "Eravamo al corrente sin da subito della notizia, ma abbiamo volutamente, in questo con piena identità di vedute con la famiglia, deciso in rispetto della privacy di non divulgarla. Altrimenti, siccome non siamo assaliti dalla sete di farci i belli sulla pelle degli altri (e sul dramma che era vissuto in quel momento da Felice e dalla sua famiglia), avremmo potuto tranquillamente scrivere di tutto e di più". Una scelta precisa: mentre le notizie si rincorrevano sul web si è deciso di rispettare la volontà della famiglia di tutelare il ragazzo.
Felice compirà 21 anni tra più di un mese, l'intervento chirurgico in ablazione è perfettamente riuscito. La famiglia è serena adesso e insieme a lui aspetterà il normale decorsopost operatorio per capire se potrà tornare a giocare: "Insomma per Pasqua potrebbe esserci la bellissima sorpresa nell’Uovo di apprendere che Felice potrà tornare a rimettere le scarpette ed a calpestare i manti erbosi correndo dietro la palla", scrive il collega Francesco Caruso.
Il padre del giocatore interista, il signor Pasquale, ha spiegato al quotidiano calabrese: "Crediamo che in questa settimana potremo tornare a casa. Abbiamo saputo che la notizia dell'operazione di mio figlio ha creato allarme. L'importante è che ora siamo sulla strada giusta. Servirà un po' di pazienza: occorrerà aspettare per capire se potrà tornare a giocare. Sarebbe una cosa bellissima. Intanto appena torneremo, avremo modo di ringraziare tutti quanti ci sono stati vicini. Poi vorrei dire una cosa: che in genere in Calabria, la Sanità ed i medici sono additati come professionalmente carenti. Invece vi assicuro che è l’esatto contrario perché tanto a Lamezia al Pronto Soccorso che a Catanzaro, i medici sono stati eccezionali. Anche la famiglia Moratti, e questo non lo dimenticheremo, ci è stata davvero vicino".
Non sono mancati gli attestati di solidarietà da parte del mondo del calcio calabrese, non solo dal Sambiase, squadra che ha lanciato Natalino, ma anche le altre squadre di Serie D sono state in apprensione per il nerazzurro. "Una solidarietà più grande di quanto si potesse pensare. Così grande da far venire i brividi...", chiude Calabria Ora.
Ecco il titolo che il giornale calabrese ha dedicato al giocatore dell'Inter:
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