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Calciatori in scadenza o in prestito, regna l’incertezza: i club cercano una soluzione

Sono tanti i calciatori i cui contratti terminano a giugno

Fabio Alampi

L'incertezza che regna sovrana intorno al mondo del calcio coinvolge anche tutti quei calciatori i cui contratti scadono a giugno, inclusi coloro che dovranno rientrare nel proprio club di appartenenza per fine prestito. Una situazione analizzata così dal Corriere dello Sport: "In serie A, si avvicinano a 150 i giocatori a rischio. A rischio nel senso che il loro destino, una volta superato 30 giugno, non può essere considerato chiaro e definito. Si tratta di calciatori che hanno il contratto in scadenza, oppure che sono in prestito fino al termine della stagione".

LE INDICAZIONI - "L'Uefa, giusto giovedì, ha specificato nel 2 agosto il limite per finire i tornei nazionali. Poi, il mese successivo, sarà dedicato a Champions ed Europa League. L'indicazione, prima della Fifa e poi dello stesso organismo europeo, è quella di prolungare i vincoli in scadenza fino alla fine delle competizioni. Al di là delle indicazioni, però, servono norme precise. Altrimenti, il rischio è che si alteri l'equilibrio nelle competizioni".

INCERTEZZA - "Ad oggi, infatti, nulla vieta ad un giocatore con il contratto in scadenza di dire: basta dopo il 30 giugno non gioco più. Non avendo ancora firmato con un'altra squadra, magari non intende correre il pericolo di farsi male e di rimanere a spasso. Oppure, se ha già un accordo in mano, potrebbe essere la nuova squadra a imporgli di non andare oltre. E se influissero pure gli interessi di campo? Nel senso che una squadra potrebbe trovare vantaggioso togliere una risorsa ad una rivale, per il campionato o per una Coppa. Lo stesso meccanismo potrebbe scattare anche nel caso dei prestiti, con i giocatori richiamati immediatamente alla base".