Intervenuto negli studi di Sky Sport 24, Pier Filippo Capello, avvocato e figlio di Fabio, ha parlato degli investitori stranieri nel mondo del calcio, come Suning e Elliott, proprietari di Inter e Milan: "La parola chiave è "investire": siamo passati dall'idea del proprietario come appassionato, come Moratti, a dei soggetti diversi, il fondo di investimento o un gruppo, che decidono di comprare una squadra perché vogliono investire. Il passaggio innovativo è stato quello della multi-ownership. Il soggetto che acquista un club fa un ragionamento industriale: se compro tante squadre in campionati diversi e di categorie diverse, ho un abbattimento dei costi e un possibile trasferimento di risorse nello stesso sistema, creando un franchising. Il Manchester City è un franchising perché ci sono club controllati da quella proprietà in tutto il mondo. Il passo successivo è il marchio, come la Red Bull. Elliott? Nell'industria un fondo che acquisisce la maggioranza di un club ha un orizzonte di cinque anni: il prodotto cresce e dopo cinque anni lo si rivende al doppio. Elliott era entrato in un'operazione a breve termine, oggi considera il Milan come un asset industriale che può essere portato a diventare interessante per investitori istituzionali. L'Italia al momento è più interessante per uno straniero perché i nostri asset sono sottovalutati".
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