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Capello: “Inter, il test per Conte sarà l’anno prossimo. 5 cambi? Juventus favorita se…”

Le parole dell'ex tecnico di Milan, Roma e Juventus

Fabio Alampi

Fabio Capello ha concesso una lunga intervita al Corriere dello Sport.

Fabio Capello, il via libera del Comitato tecnico scientifico è atteso nelle prossime ore. Dal 18 maggio si riparte con gli allenamenti collettivi. È soddisfatto?

"Sì, perché il calcio dà lavoro in Italia a centomila persone e perché, da sportivo, penso che lo scudetto si vince e si perde sul campo".

Ma i calciatori hanno ragione a essere preoccupati per gli infortuni?

"Certo che sì. Temo gli infortuni più del virus. Hanno lavorato due mesi in casa con molti limiti, e adesso hanno voglia di entrare subito in forma. Il rischio muscolare è già alto negli allenamenti. Se si giocheranno tre partite a settimana, il recupero fisico tra una prestazione e l'altra è difficile".

Le cinque sostituzioni sono una manna dal cielo?

"Di più. E come al solito c'è stato in Italia chi le ha criticate. Adesso per fortuna ci adeguiamo alla decisione dell'Ifab".

Siamo conservatori?

"Più che altro abbiamo inutili pregiudizi. Ma scusate: la formula dei cinque cambi è stata sperimentata un anno in serie C ed è andata benissimo. Qual è il problema? Qui si tratta di proteggere la salute degli atleti".

Le cinque sostituzioni avvantaggiano la Juve?

"Solo se Lazio e Inter avranno molti infortuni. Le squadre di vertice hanno rincalzi di qualità, per far giocare un titolare venti minuti in meno".

Conte non è bastato a dare ai nerazzurri il riscatto. Se l'aspettava una stagione in chiaro scuro? E adesso la sua grinta può ribaltare la classifica, in questa inedita ripartenza?

"Il test per Antonio sarà l'anno prossimo. Ci vuole tempo per entrare nella testa dei giocatori. Però è una situazione così incerta, che tutto è possibile, anche una rimonta".

Le proprietà internazionali dei club italiani possono fare la differenza in questa fase?

"La differenza la fa la buona gestione. Suning è un gruppo molto serio e rafforzerà l'Inter, le ambizioni della Juve si confermano. Ma conta anche la bravura dei presidenti come De Laurentiis, che è riuscito a fare per anni ottime squadre tenendo i conti in ordine. Quanto alla Lazio, bisogna riconoscere che Tare i giocatori li sa scegliere meglio degli altri. È il primo punto di forza di questa squadra. L'altro è Inzaghi, bravo perché meno filosofo rispetto ad altri suoi colleghi".

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