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Casarin: “Orsato, sottovalutata tensione di Inter-Juve. Rosso a Vecino, ma pure a Pjanic”

L'ex direttore di gara: "Fare l'arbitro è semplice, basta avere la testa pulita. Si ricordi che prima di lui viene la gara e la salute dei calciatori"

Eva A. Provenzano

PaoloCasarin ha parlato a ‘Novantesimo minuto’ dell’arbitraggio di Orsato in Inter-Juventus. Ecco cosa ha detto l’ex direttore di gara: “Orsato è per esperienza uno degli arbitri italiani e in capacità mostrata in gare come quelle di ieri sera. Ha sottovalutato ieri l’importanza della gara e l’agonismo che esiste tra le due squadre. Orsato ha un serio problema tecnico, tenderebbe a non fischiare mai. Inter-Juve di ieri non si può risolvere con 22 falli. Collina in media in gare così ne fischiava 40 così e si giocava il 10% in più. Saltati troppi falli e così nascono proteste. Doveva capire la gara, non era solo una grande gara ma era soprattutto tesa, la lotta era chiaramente prevista. In area di rigore non è successo nulla e invece a metà campo ci si sono date botte che non ci si possono dare. L’arbitro ha il dovere e l’obbligo di intervenire e non di non fischiare, bisogna tutelare questa cosa”.

-Al di là della facilità di non fischiare, quali sono stati gli errori determinanti nei singoli casi?

Nessun dubbio sul primo gol della Juventus anche perché è stato certificato dal VAR ed è stato un atto di umiltà per Orsato che di solito è abituato ad arbitrare da solo. Espulsione Vecino? E’ un entrata grave, Vecino non contende il pallone, ma Orsato non è vicino e dà il giallo come minimo dei provvedimenti, viene richiamato dal VAR ed è stato subito convinto dalla gravità del fallo. Il rosso è la logica conseguenza, nessun errore.

-Quanto conta in questo caso di Vecino la volontarietà?

Mentre il pallone va sulla destra, la gamba destra di Vecino si allarga. Lui è un giocatore corretto, ma questa è una partita molto tesa e lui va con la gamba in maniera pericolosa. Vecino non ha fatto nulla per tutelare l’integrità di Mandzukic. Questa è espulsione. I giocatori non possono essere investiti da masse muscolose che non tengono conto dell’avversario. Il movimento non è un esempio di giallo. Qui ha già superato la fase dell’avvertimento attraverso l’ammonizione.

-Il primo fallo di Pjanic su Rafinha?

Qui deve essere così intelligente da dire ‘la partita è su un piano fisico e devo procedere uniformemente dopo la decisione su Vecino’. Mi devo ricordare che ho privato la squadra di un giocatore, ma devo fare in modo che tutti rispettino l’avversario. Quando il fallo c’è è molto semplice. Se era già stato ammonito era normale il secondo giallo. Se la partita ti induce ad essere severo poi devi stare attento a non far saltare all’aria la gara. Un arbitro deve sempre ricordare che prima di lui viene la partita e la salute dei giocatori.

-Annullato il gol a Matuidi per mezzo della Var, giusto?

Questa è una decisione corretta, ma non c’è nessun rigore su Higuain in questa azione. E’ un contatto fisico accettabile, di spalla netta.

-Pjanic di nuovo su Rafinha, non arriva il secondo giallo…

Fare l’arbitro è semplice. Basta avere la testa pulita. Dopo che viene investito dal ginocchio a livello alto Rafinha? E lui gli avvertimenti li aveva già avuti dal mancato giallo di prima.

-Punizione di Higuain su Skriniar?

Era da giallo, ma non si possono lasciare andare queste cose. Bisogna che Orsato rifletta per tornare ai livelli a cui ci ha abituato in questi anni.

-Orsato ha condizionato la gara?

Ha fatto una brutta partita e sono d’accordo su questo. Che abbia condizionato la gara mi sembra sia eccessivo. La gara poi è molto particolare, molto tesa e già al saluto si vedono gli animi dei giocatori.

(Fonte: RaiSport)