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Cauet jr: “Inter ancora competitiva. Ecco perchè ora Suning ha le mani legate”

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Il figlio dell'ex centrocampista, da anni in Cina per conto delle Academy nerzzurre, parla della situazione della famiglia Zhang

Fabio Alampi

Kevin Cauet, figlio dell'ex calciatore dell'Inter, Benoit, e allenatore a livello giovanile con una lunga esperienza in Cina, ha parlato a Tuttosport della situazione legata alle difficoltà della famiglia Zhang.

Oggi la percezione di Suning in Italia non sembra più essere quella trionfalistica del 2016.

"Bisogna distinguere Suning Holding Group, Suning Appliance e Suning.com. Le prime due sono holding di partecipazione, mentre la terza è una società operativa. Per avere un quadro chiaro della situazione serve un'analisi molto accurata. In ogni caso, da quando gli Zhang hanno preso possesso dell'Inter, è innegabile abbiano fatto un grandissimo lavoro. I nerazzurri dopo più di un decennio hanno nuovamente vinto il campionato, dopo aver raggiunto la finale di Europa League. Gli effetti della pandemia sono visibili in ogni club del mondo e in qualunque settore. Non riguarda solo Suning, insomma".

Perché la famiglia Zhang ha lasciato morire lo Jiangsu?

"Le regole sono cambiate, di conseguenza non avevano molta altra scelta. Mi spiego: Chen Xuyuan, il nuovo Presidente dell'associazione calcistica cinese, anche per combattere la corruzione, ha ridotto all'osso le sponsorizzazioni private per le società. Ergo, debiti o meno, non puoi investire più di una certa cifra nel calcio. Risultato: sedici club, tra A e B, e nell'arco degli ultimi tre anni, sono falliti. Una sorta di fair play finanziario portato in Asia che ha avuto ripercussioni pesantissime su tutto il sistema. Anche il Guangzhou Evergrande ha dei problemi rilevanti: con il settore immobiliare in crisi, dove tra l'altro Suning aveva anche investito in modo ingente".

Le decisioni private dipendono comunque da quelle statali.

"Sono condizionate: gli Zhang non potevano più intervenire direttamente, anche perché la Cina ha tolto il calcio dal settore prioritario".

E in Cina devi accettare per forza certe disposizioni.

"Non possono dire di no alle scelte del governo, ma è normale seguire quello che decide lo Stato. E adattarsi. Fare uscire dei soldi dai loro confini è complicato, a tutti i livelli. Motivo per cui, nonostante le cessioni di Lukaku e Hakimi, e il prestito ricevuto, esportare capitali per l'Inter resta macchinoso. L'obiettivo di una società virtuosa, quello ricercato da tutti, è il saper andare avanti con le proprie forze, senza aiuti esterni. E nel prossimo bilancio si vedranno gli effetti di tali scelte".

I tifosi non si aspettavano la cessione di Lukaku.

"Leggo le critiche su Suning anche per questo, ma l'Inter è rimasta una squadra competitiva, nonostante le difficoltà. Complimenti alla dirigenza che ha saputo lavorare alla grande. Oggi si è capito che Romelu volesse andare al Chelsea da luglio: in questo caso la decisione è dipesa dal calciatore".

Steven Zhang viene anche criticato per aver festeggiato lo Scudetto ed essersene tornato in Cina poco dopo.

"Magari potrebbe servire un'altra figura di riferimento, ma è proprio un aspetto culturale differente. Suning interviene solo in particolari momenti".

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