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CdS – Inter, Zhang ha una convinzione. Inzaghi? No al ‘commissariamento’: 3 mosse

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L'analisi e i retroscena del quotidiano dopo gli incontri di ieri ad Appiano Gentile tra Inzaghi e la dirigenza

Alessandro De Felice

L'Inter si compatta attorno a Simone Inzaghi. I confronti di ieri ad Appiano Gentile hanno confermato la fiducia di proprietà e dirigenza nei confronti del tecnico. Oltre ai dirigenti c'era anche Steven Zhang, tornato a Milano dopo 12 giorni trascorsi a Los Angeles:

"Presenti alla Pinetina del presidente Zhang, del vice presidente Zanetti, dell'ad Marotta, del ds Ausilio e del suo vice Baccin. Se non è certo una novità vedere l'area tecnica a bordo campo ad Appiano, significativo è stato l'arrivo del numero uno nerazzurro" scrive il Corriere dello Sport.

Zhang ha confermato la sua totale vicinanza all'allenatore e alla squadra: "È convinto che sia possibile raggiungere risultati uguali o anche migliori rispetto alla scorsa stagione perché la rosa è forte. Insomma, lui ha fiducia e ha trasmesso un messaggio positivo".

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Poi è toccato alla dirigenza confrontarsi con Inzaghi:

"Marotta, Inzaghi, Ausilio, Baccin e il club manager Ferri si sono riuniti per analizzare la situazione. Da viale della Liberazione sottolineano che non si è trattato di un comitato anti crisi, ma solo di un'analisi un po' più profonda (un'ora e mezzo la durata) rispetto a quelle che vengono fatte tra area tecnica e allenatore dopo le vittorie. Stavolta l'obiettivo era trovate soluzioni efficaci nel breve periodo per mettersi alle spalle il momento no e ripartire con slancio. Non c'è nessun "commissariamento" di Inzaghi che gode della fiducia piena della proprietà e dei dirigenti. Non c'è nessuna voglia di esonerarlo, anche perché nella sua carriera quasi mai Marotta è ricorso a questa soluzione. Simone è ritenuto la persona adatta per uscire da questo periodo difficile".

Il pensiero comune è che "niente è compromesso" e la corsa allo scudetto è ancora possibile: "Il distacco dal Milan è di due punti, mentre il primo posto occupato da Napoli e Atalanta è a cinque lunghezze. Nell'anno del tricolore con Conte, dopo sette giornate, l'Inter aveva gli stessi punti di adesso (12) e dall'ottava in poi iniziò una striscia vincente".

Una rincorsa possibile in tre mosse: "Abbassando la linea difensiva, rischiando di meno e affidandosi alle ripartenze di Lukaku. Possibile che Inzaghi faccia qualcosa del genere, anche se il bel gioco è e rimarrà sempre nel suo dna".

Nessun problema di condizione, come confermano i dati analizzati in questo avvio di stagione.

"Finora solo i giocatori della Lazio e della Salernitana hanno corso di più come di media a incontro rispetto a quelli dell'Inter; i nerazzurri hanno numeri da podio per la A anche per quel che riguarda i chilometri percorsi ad alta velocità e il numero di sprint per gara".

Nell'ultima gara c'è stato un calo, proprio come accaduto nelle altre sfide di campionato:

"A Udine però la squadra è andata in difficoltà come intensità. Ed era già successo nel derby, prima del finale arrembante, e contro la Lazio. Perché? Rispetto al 2021-22 troppi singoli hanno avuto una flessione causata da infortuni, voci di mercato o altro".

Ora serve compattezza e forza mentale: niente più tre gol subiti o rimonte. L'Inter deve reagire.

(Fonte: Corriere dello Sport)

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