Che vino saranno Inter e Juventus? I paragoni tra vino e calcio, pensati da Gianni Sandrè che unisce così le sue anime: quella di allenatore, amante del pallone, e quella di commerciante di vini, per conto del sito enotecanazionale.com: “Non abbiamo sempre paragonato le squadre di calcio a vini della terra di provenienza. Sarebbe stato troppo facile e anche monotono. Abbiamo invece cercato una chiave di lettura alternativa e sempre diversa, per vedere il calcio con occhi curiosi.”Ecco in sintesi il campionato del vino:INTER (1^ in classifica – 36 punti)L’Inter del gennaio 2016 è buon Rosso di Montalcino, vino di Toscana, terra di etichette importanti. Un buon prodotto, uno dei primi in classifica che, però, è ancora lontano dall’essere considerato il più pregiato della sua zona, dove il Rosso di Montalcino viene superato, per esempio, da Sassicaia, Brunello, Bolgheri. Prima nella classifica parziale, quindi, ma non completa, l’Inter di Roberto Mancini, con proiezioni di gioco future incerte, a vedersela nei prossimi mesi con chi sembra stare meglio.FIORENTINA e NAPOLI (2^ e 3^ in classifica – 35 punti)Entrambe appaiate a 35 punti, Napoli e Fiorentina hanno una buona classifica arricchita dal passaggio del turno in Europa League. Le paragoniamo ad un ottimo Nebbiolo che, oltre ad avere una struttura importante, è anche la fondamenta dei migliori vini del nord Italia. Come dire: le basi per far bene hanno dimostrato di averle, il resto si vedrà.JUVENTUS (4^ in classifica – 33 punti)La Juventus, attualmente, è un Brunello di Montalcino. Non il più pregiato di tutti i tempi probabilmente ma sicuramente il vino di serie A che, attualmente, ha la migliore previsione futura, uno di quelli che aspetti sia pronto e che sai che può far molto bene (da interista, spero di sbagliarmi nda). Il passaggio in Champions è fondamentale per la considerazione di una tale caratura.ROMA (5^ in classifica – 32 punti)La Roma di Garcia è un Refosco dal Peduncolo Rosso dei Colli orientali del Friuli, un vino autoctono, di quelli che han bisogno di tutta la bontà della propria terra per essere pregiati: cosa che oggi la Roma non ha per via della contestazione dei tifosi. I giallorossi sono a quattro punti dalla vetta, lottano per lo scudetto, cosa che negli ultimi dieci anni hanno fatto molto molto spesso, e hanno passato il turno in Champions League. Vino di livello che può battere cassa.MILAN (6^ in classifica – 28 punti)Attualmente il Milan è un rosso da tavola, nulla più. Uno di quelli che è meglio bere in fretta – restando in metafora, è meglio cambiare in fretta – prima che non sia più buono, prima che sia da buttare. Al contrario del suo allenatore che, invece, ha dimostrato di essere un vino strutturato con buone prospettive di miglioramento.SASSUOLO e EMPOLI (7^ e 8^ in classifica – 27 punti)Il Sassuolo è, come la Juventus, un Brunello. Ma della migliore annata degli ultimi tempi: del 2010. Sì perchè la società neroverde ha dimostrato di saper costruire il futuro, di saper aspettare per creare qualcosa di bello e infinitamente buono. Comunque andrà nei prossimi mesi, il Sassuolo si ritrova oggi ad un passo dall’Europa senza uno stadio di proprietà. Tanto per dire che la materia prima conta, eccome. L’Empoli merita anch’esso un applauso, e allora lo paragoniamo ad un vino della sua terra che non si può non amare: un Chianti classico.ATALANTA (9^ in classifica – 24 punti)La squadra del grande Edy Reja è sicuramente un Inferno della Valtellina, vino DOCG, prodotto nella provincia di Sondrio e sicuramente uno dei migliori vini della Lombardia. Il nome deriva dal fatto che la terra coltivata per la sua produzione è divisa in piccoli terrazzamenti situati in anfratti rocciosi dove le temperature estive sono molto elevate e dove, diciamolo, scommettere sulla produzione di un ottimo prodotto non è scontato. E invece…Dall’inferno e dalle difficoltà della passata stagione, quando l’Atalanta si è salvata arrivando ad un passo dalla serie B, alla stagione di quest’anno: 24 punti alla vigilia del giro di boa,la guida del treno di metà classifica e tanta voglia di sognare e trasformare tutto questo, chissà, in Paradiso.
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