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Chievo, Di Carlo in conferenza: “Skriniar e Miranda due mastini su Grubac. Inter? Sapevamo che…”

Le parole del tecnico ospite in conferenza stampa

Daniele Vitiello

Domenico Di Carlo, allenatore del Chievo, è intervenuto in conferenza stampa al termine del match disputato questa sera dalla sua squadra contro l'Inter. Queste le sue parole, raccolte dall'inviato di Fcinter1908.it: "Da quattro partite siamo in Serie B e in questo lasso di tempo abbiamo fatto una vittoria, un pareggio e due sconfitte. A parte la partita con la Spal, la squadra ha sempre lottato e messo in campo cuore e coraggio. Il Chievo ha lottato e giocato contro tutti, qualcosa abbiamo sbagliato e qualcosa non è arrivato dagli altri, ma non voglio aprire polemiche. Sapevamo che non dovevamo far giocare l'Inter dentro al campo, abbiamo rallentato il loro gioco e ci siamo messi nelle condizioni di fare qualche ripartenza. Grubac aveva addosso due mastini come Skriniar e Miranda ed è stato sempre anticipato, ma non abbiamo concesso molto. Siamo rimasti in partita ed era il nostro obiettivo nel primo tempo, poi abbiamo alzato il baricentro nella ripresa e qualche palla poteva essere giocata meglio. La partita è finita con l'espulsione di Rigoni, il 2-0 per l'Inter è meritato dal punto di vista del gioco ma noi non abbiamo mollato. La squadra ha fatto la sua partita contro un'Inter in lotta per obiettivi importanti. L'Inter oggi poteva far meglio, se non avesse trovato un Chievo così compatto. A fine stagione non è facile trovare velocità di gioco, ma nelle ripartenze che ci hanno fatto abbiamo visto quanto sono forti. E' una ottima squadra, con un ottimo pubblico, ma sono molto contento dei miei per l'atteggiamento e per come hanno condotto la gara. Vignato? Un Cassano piccolo, ancora da maturare. Vede sempre davanti e salta sempre l'uomo, ha un'ottima tecnica ma gli manca quel pelo di forza ed è solo questione di tempo. Quando sono arrivato sono stato molto chiaro: il nostro presidente e i nostri tifosi andavano difesi con passione e solo in tre partite non siamo riusciti a farlo. Pellissier? Per il Chievo rappresenta tutto. Lo vedo come Totti alla Roma, è un'icona. Ha dei valori che nessuno può capirli e so che uomo e che bandiera è. Era giusto che entrasse e si prendesse gli applausi di San Siro, per questo ringrazio i tifosi di San Siro. Giocatori così se ne vedranno sempre meno. Giocherà sicuramente dal primo minuto contro la Sampdoria. I fischi per Icardi? E' un giocatore giovane, è reduce da un anno un po' particolare e questo non aiuta nessuno. Non sta a me giudicare".

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