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Cicchetti: “Pioli uomo giusto. Adesso serve trovare una dimensione, il mercato…”

"L’Inter dovrebbe invece lasciare andare doppioni e zavorre e investire su giocatori che realmente servono, senza andare incontro ai nomi"

Francesco Parrone

Il noto agente Gianfranco Cicchetti ha parlato di potrebbe cambiare il mercato dell’Inter con l’arrivo in nerazzurro del tecnico Stefano Pioli:

L’Inter riparte da Stefano Pioli, secondo lei e’ l’uomo giusto per poter salvare una stagione partita decisamente male, forse era meglio su un profilo italiano già dopo l’addio di Mancini?

"In questo momento è assolutamente l’uomo giusto. E’ un normalizzatore, un bravo tecnico, una persona perbene, dopo l’interregno De Boer era la migliore scelta che l’Inter potesse fare. Con il senno di poi, probabilmente, i nerazzurri avrebbero potuto puntare su un profilo del genere già dopo l’addio di Mancini, ma giudicare dopo è sempre più facile".

Con l’arrivo dell’ex Lazio sulla panchina nerazzurra potrebbero esserci novità anche dal mercato, cosa potremmo aspettarci?

"Per il mercato è ancora presto. Adesso l’Inter deve trovare una dimensione, fare punti e rientrare il prima possibile in zona Europa. Poi si penserà al mercato. E’ innegabile come ai nerazzurri è evidente che manchino uno o due terzini, un centrocampista centrale e un ricambio ad Icardi".

In molti parlano di Pioli con un traghettatore in vista gia’ di giugno, la vede possibile cosa soluzione?

"Dipenderà solo ed esclusivamente dai risultati. Pioli si giocherà la permanenza in base a ciò che riuscirà ad ottenere da qui a giugno. Il sogno di affidare la panchina a Simeone deve restare per ora solo un’eventualità, in ballo c’è prima il presente".

L’Inter ed i suoi big, alcuni di loro sono ancora a rischio cessione per gennaio/giugno?

"Con l’ingresso dei cinesi non c’è una reale necessità di vendere i gioielli, sebbene i big continuano ad essere richiesti (Icardi, Murillo e Handanovic su tutti). L’Inter dovrebbe invece lasciare andare doppioni e zavorre e investire su giocatori che realmente servono, senza andare incontro ai nomi. Costruire cioè uno zoccolo duro e integrarlo con innesti mirati, magari con qualche italiano in più, cosa che non guasterebbe affatto".

(Fonte: Interdipendenza.net)

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