AGENZIA INFORMA - Rafael Benitez ha resistito quasi 100 giorni, poi è esploso. I continui insulti, gli striscioni un po’ ironici un po’ offensivi alla fine hanno piegato anche la resistenza del tecnico spagnolo, che ieri sera dopo la vittoria in Fa Cup contro il Middlesbrough si è sfogato.
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“Ciccione spagnolo”, “Rafa out”: gli striscioni che hanno fatto esplodere Benitez
AGENZIA INFORMA – Rafael Benitez ha resistito quasi 100 giorni, poi è esploso. I continui insulti, gli striscioni un po’ ironici un po’ offensivi alla fine hanno piegato anche la resistenza del tecnico spagnolo, che ieri sera dopo la...
“Parte della tifoseria non sta facendo un favore alla squadra. Dovrebbe sostenere la squadra invece di perdere tempo con me, che tanto sono stato definito ‘allenatore ad interim’ dalla società. Se il Chelsea rimarrà in Europa League senza qualificarsi per la Champions i tifosi dovranno prendersi le loro responsabilità”, ha tuonato Benitez. Che ha sopportato a lungo, facendo finta di non sentire gli insulti.
Prima i cori a favore di Di Matteo, definito “leggenda” e continuamente evocato a Stamford Bridge. Poi gli inevitabili cori e striscioni per José Mourinho, idolo mai dimenticato. “Bring back the Special One”, è uno striscione che campeggia quasi ogni domenica sulle tribune dello stadio dei blues.
Ma più di questi sono gli striscioni contro di lui che hanno ferito Benitez. “Nessuno ha ordinato un cameriere ciccione spagnolo Roman”, è il cartellone rivolto ad Abramovich e chiaramente di scherno verso la linea non proprio snella di Benitez.
Ma è solo un esempio. Altri striscioni sono emblematici del non gradimento dei tifosi del Chelsea verso l’ex tecnico dell’Inter. Da “Rafa, i tifosi non dimenticano” (riferito agli screzi dei tempi di Benitez al Liverpool) fino a “Rafa fuori da Stamford Bridge”, passando per “Non crederemo mai in Benitez” e “Benitez peggior allenatore della storia del Chelsea”. Il tutto senza considerare i continui cori intonati durante le partite interne ed esterne del Chelsea.
Benitez ha provato a minimizzare ma alla fine è esploso, un po’ come fece dopo il Mondiale per Club all’epoca dell’Inter, accusando anche in questo caso la società di non averlo protetto e appoggiato. E anche in questo caso, probabilmente, a pagare sarà lui, che a giugno lascerà senz’altro la panchina del Chelsea.
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