Dopo la vittoria dello scudetto da parte dell'Inter e successivamente ai festeggiamenti in giro per Milano ci sono state grandi polemiche per il comportamento dei tifosi nerazzurri che non hanno rispettato le restrizioni per la pandemia. Oggi al Corriere della Sera Cesare Cislaghi, ex docente della Statale ed ex presidente dell’Associazione italiana di epidemiologi ha parlato delle conseguenze di quella giornata:
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Cislaghi: “Conseguenze festa Inter? Per ora nessun aumento, timori non concretizzati”
L'ex docente della Statale ed ex presidente dell’Associazione italiana di epidemiologi ha parlato delle conseguenze di quella giornata di festa per l'Inter
«Finora non c’è stato alcun segnale di aumento non è detta l’ultima parola, ma negli ultimi giorni vediamo la stessa tendenza nell’andamento dei nuovi positivi, un trend di lenta ma continua decrescita. Di certo non s’è vista alcuna inversione, e questo è un bene. Il legame tra l’andamento dei contagi e il raduno in Duomo non s’è visto e sicuramente non c’è un’evidenza. Bisogna aspettare ancora una settimana per esser certi che da quell’occasione non si sia innescata alcuna catena di contagio, ma possiamo dire che i giusti timori avuti quel giorno per fortuna non si sono concretizzati».
E se gli interisti invece che in piazza si fossero radunati in un palazzetto dello sport? «Difficile dire cosa sarebbe accaduto. La concentrazione nell’aria però ha di certo un ruolo nel contagio, pur se inferiore e con un peso residuo rispetto a quello interumano. In un ristorante al chiuso però di certo non basta il metro di distanza, pur se non c’è ancora una misurazione precisa del rischio».
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