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Conte all’Inter? Suning può mostrare la sua forza: c’è un numero chiave che spiega tutto

Le implicazioni economiche dell'eventuale operazione Conte

Marco Macca

Un articolo sull'edizione odierna de la Gazzetta dello Sport parla delle possibili implicazioni economiche dell'operazione che porterebbe Antonio Conte a diventare il nuovo allenatore dell'Inter, con conseguente esonero di Luciano Spalletti. Secondo la rosea, infatti, il doppio "affare" verrebbe a costare circa 60 milioni alle casse del club nerazzurro, che però con questa scelta avrebbe l'opportunità di mostrare tutta la forza economica di Suning, sempre vogliosa di portare il progetto interista ai massimi livelli:

"Dal punto di vista bilancistico, cosa succederebbe se il club nerazzurro decidesse di sollevare dall’incarico l’attuale tecnico al termine di questa stagione, in assenza di risoluzioni consensuali immediate? Un’ipotesi sarebbe quella di dover caricare l’intero costo di 25 milioni nel bilancio 2018-19, sotto forma di accantonamento di oneri per retribuzioni: ciò significa che al 30 giugno l’Inter si troverebbe con un’extra-spesa da dover coprire per rispettare i vincoli del fair play Uefa. Se poi subentrasse una transazione, con un conseguente risparmio dei costi per l’Inter, si materializzerebbe una sopravvenienza attiva nel bilancio successivo. Ma non sono esclusi diversi trattamenti contabili. A ogni modo, nella peggiore delle ipotesi, cioè nel caso in cui bisognasse pagare tutte le spettanze a Spalletti, il cambio della guida tecnica costerebbe all’Inter 60 milioni, cioè i 25 residui per l’attuale allenatore e i 35 per le prime due stagioni di Conte. Al netto degli oneri per Spalletti, l’arrivo di Conte aumenterebbe il monte-stipendi nerazzurro di circa 5 milioni, cioè la differenza tra i due ingaggi. Va ricordato che l’Inter sta per uscire definitivamente dal settlement agreement con l’Uefa ma dovrà, come tutti i club partecipanti alle coppe europee, continuare a rispettare i parametri del fair play finanziario. Negli ultimi anni la gestione è stata riequilibrata grazie a una notevole crescita dei ricavi, arrivati a 297 milioni nel 2017-18, con il bilancio che si è chiuso in perdita di 18 milioni. La conferma in Champions sarà fondamentale per tenere i conti in ordine, così come il ricorso alle plusvalenze".

(Fonte: la Gazzetta dello Sport)

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