Il riassunto di Inter-Catania operato dal Corriere della Sera è tutto contenuto in queste parole: «In 95 minuti di una partita straziante, gli interisti hanno espresso il nulla: un paio di occasioni da gol (Milito e Rolando) e niente altro, se non un calcio feo y aburrido, nessun movimento senza palla, manovre prevedibili a passo di marcia, giocatori paralizzati dalla paura per il silenzio di uno stadio non si sa se più arrabbiato o più incredulo.Ogni azione nasceva dopoché i tre difensori si erano passati quattro o cinque volte il pallone fra loro, con la conseguenza che i giocatori del Catania avevano il tempo di prendere fiato, posizionarsi, aspettare gli eventi con la massima serenità, chiudere tutti gli spazi intorno a Milito e Palacio.Se Mazzarri dice che i test atletici fatti da Pondrelli hanno dato risultati ottimi, è giusto credergli, ma in campo si è vista una squadra che corre poco e soprattutto male. E si riapre la vecchia questione delle vacanze natalizie lunghe, per il terzo anno consecutivo, con risultati sempre peggiori. Sottolineate le qualità del tecnico, che in carriera ha sempre ottenuto risultati superiori alle previsioni, non si capisce perché continui a insistere su Kuzmanovic, uno delle tante perle della gestione-Branca; a tenere Kovacic in panchina e insistere fin quasi alla fine con tre difensori centrali».
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