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CorSera – Contro il Parma la prima di tre partite impegnative. Mazzarri e il mercato…

Il complicato 2013 dell’Inter si chiude con tre partite non proprio di ordinaria amministrazione: stasera il Parma a San Siro, poi la trasferta di Napoli e, infine, il derby. E proprio le ultime tre esibizioni con Bologna, Sampdoria e Trapani...

Francesco Parrone

Il complicato 2013 dell’Inter si chiude con tre partite non proprio di ordinaria amministrazione: stasera il Parma a San Siro, poi la trasferta di Napoli e, infine, il derby. E proprio le ultime tre esibizioni con Bologna, Sampdoria e Trapani (Coppa Italia) hanno confermato che il processo di crescita della squadra si è un po’ fermato. Il primo a saperlo è proprio Mazzarri che, in fondo, un po’ se l’aspettava e, infatti, ha ammesso: «Non siamo ancora maturi del tutto per gestire i risultati quando le cose vanno bene, però stiamo lavorando per costruire la giusta mentalità. La mia squadra ha dimostrato di poter fare un buon calcio però siamo ancora un po’ indietro».

E, infatti, oggi come oggi l’Inter non può certo pensare di vincere tutte le partite, o quasi: questione di mentalità,concentrazione, cali di tensione e di una rosa dove non abbondano i grandi giocatori. «C’era da rivalutare una rosa ecredo che da questa estate a oggi abbiamo fatto tante cose — ha fatto sapere il tecnico —. Da qui a Natale ci attendonotre partite di alto livello e solo a fine anno trarremo le conclusioni e farò le doverose valutazioni insieme ai dirigenti. Potremmo anche restare con questa rosa sino al termine della stagione: tutto dipende da cosa chiede e pretende la società». Il messaggio di Mazzarri è chiaro: se vogliamo vincere bisogna comprare a gennaio almeno un paio di giocatori, altrimenti «possiamo valorizzare pure Bonazzoli, che ha solo 16 anni ma delle ottime qualità: tutto dipende dagli obiettivi che ci poniamo nella stagione attuale» ha mandato a dire l’allenatore, prima di annunciare: «Tempo fa mi sono scambiato dei messaggi con Lavezzi perché abbiamo sempre avuto un ottimo rapporto: è davvero un ragazzo eccezionale e lo posso dire visto che ho lavorato tre anni con lui. In ogni caso per capire davvero cosa ci serve aspettiamo di sapere quando rientreranno Milito e Icardi, che sono due prime punte».

Chiaro: dipendesse da Mazzarri uno come Lavezzi lo prenderebbe volentieri ma il tecnico è consapevole che il suo è un sogno destinato a rimanere tale. Per ora conviene vivere alla giornata e pensare solo al Parma che non più tardi di 15giorni fa ha vinto al San Paolo col Napoli. «È una buona squadra, gioca un ottimo calcio e sta attraversando un feliceperiodo di forma — ha sottolineato il tecnico. Nel calcio attuale poi tutte le partite sono complicate e noi lo sappiamobene visto che in diverse gare abbiamo raccolto meno di quanto avremmo meritato. Ma siamo all’anno zero, sarà bene che nessuno lo scordi, anche se l’Inter è un club di grande prestigio». 

Dici Parma e non puoi non pensare ad Antonio Cassano. «Perché non è più qui? Io non ho mandato via nessuno e non ho problemi con uno come lui che, quando sta bene come ora, è un giocatore di grande classe e non bisogna dargli spazio perché è bravo e creativo». Ci penseranno, al riguardo, Campagnaro e soci. Il difensore argentino è diffidato, ma il tecnico interista non fa certo calcoli anche se dopo il Parma ci sarà il Napoli. Unico dubbio di formazione in difesa: sia Rolando che Ranocchia sono stati provati nell’ultimo allenamento. Per il resto torna Nagatomo tra i convocati, ma per tutta settimana non ha quasi mai lavorato col gruppo e, dunque, prenderà posto in panchina. L’obiettivo di Mazzarri è di riuscire a recuperare il giapponese per la trasferta di Napoli e in questo caso potrebbe spostare Zanetti in mezzo al campo realizzando un’idea che ha in mente da tempo.