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CorSera – Doppia partita per l’Inter. Prima il Toro, poi Paulinho…

Partita doppia per l’Inter.  – scrive Fabio Monti dal Corriere della Sera – Stasera gioca contro il Torino a San Siro, per capire se il terzo posto è ancora un obiettivo possibile; domani sarà il giorno della partenza di Philippe...

Francesco Parrone

Partita doppia per l’Inter.  - scrive Fabio Monti dal Corriere della Sera - Stasera gioca contro il Torino a San Siro, per capire se il terzo posto è ancora un obiettivo possibile; domani sarà il giorno della partenza di Philippe Coutinho (al Liverpool) e dell’arrivo di Paulinho (dal Corinthians).

In ordine cronologico. Prima il Torino. Cassano è stato convocato, ma soltanto stasera Stramaccioni deciderà se schierarlo dall’inizio (difficile) oppure proporlo nella seconda parte di gara. Restano indisponibili Samuel e Milito. Il tecnico ha sintetizzato così l’importanza della partita, primo atto di un trittico (poi Siena e Chievo, che però ha vinto a Roma) destinato in linea teorica a fruttare 9 punti (se l’obiettivo è ancora un posto in Champions League), prima di Fiorentina e Milan. A Inter-Torino non dovrebbe essere presente Marco Branca, in partenza per San Paolo. È lì che attenderà il via libera da parte del presidente Moratti per l’acquisto di Paulinho. Domani mattina sono attesi a Milano i dirigenti del Liverpool; c’è già l’accordo fra i club (13 milioni) per Coutinho, 20 anni e mezzo, acquistato nel 2011, che dovrà firmare il contratto, sottoporsi alle visite mediche e ottenere il permesso di lavoro.

La partenza del brasiliano, forse troppo esile per le battaglie del campionato italiano, avrà come conseguenza diretta l’arrivo di José Paulo Bezerra Maciel Junior, cioè Paulinho (San Paolo, 25 luglio 1988), sul quale l’Inter ha già raggiunto un’intesa con il Corinthians per 15 milioni di euro. Spesso criticato per alcune operazioni di mercato del tutto inadeguate agli obiettivi nerazzurri, questa volta Branca si è mosso con tempestività (con il viaggio dell’estate 2012), bruciando sul tempo la concorrenza ed è per questo che l’Inter può acquistare un giocatore di qualità a costi in linea con i nuovi parametri economico-finanziari del club e le regole del fair play finanziario. Paulinho non è un regista (il treno Verratti è passato in estate), ma è un centrocampista forte tecnicamente e anche atleticamente, che può essere molto utile a Stramaccioni, dopo la partenza di Sneijder, anche se resta da affinare l’intesa in campo con Guarin, per evitare una sovrapposizione di ruoli.

Paulinho, dopo aver giocato in Europa con Vilnius (Lituania) e Lódz (Polonia), è tornato nel 2009 in Brasile al Bragantino; nel 2010 si è trasferito al Corinthians, dove ha vinto il campionato nel 2011. Il fatto che l’Inter abbia deciso di acquistare Paulinho indica la ritrovata volontà del club di privilegiare la qualità alla quantità. Lo ha fatto capire anche Stramaccioni, ieri, pur evitando di fare nomi.

Paulinho ha queste caratteristiche. Ed è per questo che, salvo altre (improbabili) partenze (Silvestre ha rifiutato il Genoa, da verificare le offerte per Jonathan), non arriveranno altri giocatori, forse con la sola eccezione del portiere della Lazio, Juan PabloCarrizo, classe 1984. Il suo contratto scade a giugno e il portiere ha già un impegno con l’Inter (come il difensore del Napoli, Campagnaro); con un indennizzo può arrivare subito. Ma tutto dipende dalla richiesta di Lotito.