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CorSera: «Inter, Kuz, Schelotto e Kovačić, reinvestiti i soldi delle cessioni»

L’edizione odierna del Corriere della Sera commenta lo scoppiettante giorno di mercato di ieri in casa Inter: «L’Inter si sveglia sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Zdravko Kuzmanovic, Ezequiel Schelotto e Mateo Kovacic. Tre...

Lorenzo Roca

L'edizione odierna del Corriere della Sera commenta lo scoppiettante giorno di mercato di ieri in casa Inter: «L’Inter si sveglia sotto lo striscione dell’ultimo chilometro. Zdravko Kuzmanovic, Ezequiel Schelotto e Mateo Kovacic. Tre colpi nel rush finale di mercato per aggiustare una squadra in difficoltà e allontanare la nostalgia per Balotelli. Kovacic è l’acquisto vero. Nato in Austria, ma cittadino croato, è stato suggerito da Andrea Stramaccioni che lo aveva messo al primo posto nella sua personale lista della spesa. Ieri la missione lampo per sbloccare la situazione: l’accordo è stato raggiunto all’ora di cena, anticipando l’agguerrita concorrenza del Manchester United. Kovacic costerà 11 milioni di euro, più altri 3 legati ai bonus, la formula più gettonata in questo periodo di crisi. Considerando che Kuzmanovic, già bloccato per giugno e il cui arrivo è stato anticipato di sei mesi versando poco più di un milione allo Stoccarda e che l’argentino Schelotto è stato pagato 3,8 milioni di euro più la comproprietà dell’attaccante Livaja, si può dire che i nerazzurri hanno investito quasi per intero i 20 milioni incassati dalla doppia cessione di Coutinho al Liverpool e Sneijder al Galatasaray. Ma il mercato chiude stasera alle 19 ed entro quell’ora la società del presidente Moratti proverà a prendere altri due elementi: il centrocampista Diego Laxalt, uruguaiano del Defensor, classe ’93, per il quale la Lazio ha offerto 2,5 milioni di euro e il difensore Andreolli del Chievo su cui lavorano Milan e Juve. L’Inter è scesa in campo. Meglio tardi che mai. Ma la risposta a Balotelli non fa felici i suoi tifosi. Anche se poi sarà il campo a parlare. Il Milan con Balotelli ha spostato gli equilibri e rischia di prendersi un bel vantaggio.