Parte da lontano il Corriere della Sera per raccontare la partita di ieri sera all'Olimpico: «In questo stadio Roberto Mancini trentatré anni fa, con la maglia del Bologna, aveva rotto il ghiaccio. Un gol che ha iniziato una storia. Adesso, giovane cinquantenne con qualche capello bianco e lo sguardo indurito, perde per la prima volta da allenatore dell’Inter contro la Roma. Una domenica bagnata e amara. Quando comincia a piovere, all’inizio del secondo tempo, cominciano i guai.
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CorSera: “Inter lontana da tutto, nella parte destra della classifica. Ma per un’ora…”
Parte da lontano il Corriere della Sera per raccontare la partita di ieri sera all’Olimpico: «In questo stadio Roberto Mancini trentatré anni fa, con la maglia del Bologna, aveva rotto il ghiaccio. Un gol che ha iniziato una storia....
Ma per un’ora l’Inter del Mancio tiene testa alla rivale conclamata della Juve riuscendo a rimontare due volte: nel primo tempo con Ranocchia di testa e nel secondo con l’ex odiatissimo Osvaldo che zittisce i suoi vecchi tifosi. Ma il terzo gol della Roma, quello firmato da Pjanic, condanna i nerazzurri alla prima sconfitta del nuovo corso e Mancini alla prima espulsione della seconda vita milanese. L’allenatore protesta, come i suoi giocatori, per un fallo di Cholevas su Guarin e l’arbitro decide che la sua partita è finita.
Mancio, incredulo, prende la via degli spogliatoi dopo aver consegnato i foglietti con i preziosi appunti al vice Nuciari: «Cosa ho fatto?», dice all’arbitro prima di sistemarsi, con un cappellino anti pioggia, dietro la panchina. Ma senza di lui la terza rimonta rimane un desiderio interista. Anzi, nel recupero, arriva anche il quarto gol giallorosso, ancora firmato Pjanic. E la classifica piange. L’Inter è nella parte destra, a pari con il Palermo, lontana da tutto».
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