Finalmente domenica, ultima di campionato. Falliti i preliminari di Champions e pure quelli di Europa League, all’Inter nonresta che provare a superare o raggiungere il Catania per non essere costretta a disputare due turni in più di Coppa Italia nella stagione che verrà. «Ci teniamo e tanto all’8° posto» ha confermato Stramaccioni prima di ricordare che l’Udinese è una delle squadre più in forma del campionato, con due attaccanti fortissimi come Di Natale e Murriel. Totò è guarito a tempo di record e sarà in campo dal primominuto. «Ma non sarà facile per loro perché noi vogliamo congedarci bene dai nostri tifosi» ha promesso il tecnico interista.
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CorSera – Strama senza certezze, qualcuno spinge Mazzarri all’Inter
Finalmente domenica, ultima di campionato. Falliti i preliminari di Champions e pure quelli di Europa League, all’Inter non resta che provare a superare o raggiungere il Catania per non essere costretta a disputare due turni in più di...
Non sarà semplice neppure per l’Inter che non vince a San Siro dal 21 aprile (1-0 col Parma) e ha conquistato un solo punto nelle ultime 4 giornate di campionato. «È una squadra penalizzata dagli infortuni — ha ammesso Francesco Guidolin —. A 40 anni sarei andato volentieri ad allenare l’Inter: ho avuto un colloquio ma non sono stato scelto».
L’elenco dei giocatori interisti infortunati è, come sempre, molto lungo: stavolta non è stato convocato neppure Ranocchia, oltre a Cassano. In compenso torna Palacio che si era infortunato il 3 aprile a Genova contro la Sampdoria, ma è da escludere che l’ex genoano scenda in campo dal primominuto. Andrea Stramaccioni, rinfrancato dalle esternazioni di Moratti, ha ostentato calma e serenità nonostante qualcuno stia spingendo Mazzarri sulla panchina dell’Inter. «Che faccio? Sorrido: sarebbe il nostro l’ennesimo record di stagione se venissimandato via 4 giorni dopo essere stato ancora una volta riconfermato. Dite che è già capitato a qualchemio predecessore? Vero,ma era successo dopo due mesi, non dopo 72 ore. Dovesse capitarmi di lasciare la squadra prima del previsto a Moratti potrei dire solo grazie. E, infatti, tocca solo a lui parlare del futuro. Io sto zitto anche per non rovinare questo teatrino con Allegri che parlerà solo dopo la partita, con Mazzarri che aspetta a farlo la prossima settimana».
In attesa delle decisioni definitive di Moratti, che ieri sera ha cenato con la squadra alla Pinetina, è doveroso ricordare che l’Inter non sarà il «club più titolato al mondo» ma resta pur sempre l’ultimo in Italia ad aver conquistato la Champions League (2010) nella stagione del Triplete. E ora si ritrova a contendere al Catania l’8º posto. «Esistono le annate storte, tutti cadono, poi bisogna valutare come uno si rialza» ha sottolineato Stramaccioni, già proiettato sulla prossima stagione, quando, aggiunge, conteranno i «fatti, non le parole. Quelli che vogliono vedere il presidente e i nostri tifosi. Vale perme e per tutti all’Inter».
Il tecnico ha già le idee chiare pure sulla nuova squadra. Precedenza assoluta alla qualità: servono due esterni offensivi capaci di saltare l’uomo. «Ce ne sono in giro pochissimi nel nostro campionato — ha osservato Stramaccioni — ma se ci fate caso le 4 più forti squadre europee, che sono arrivate in semifinale di Champions, hanno 8 esterni offensivi di valore elevatissimo. Markovic? Profilo molto interessante, è uno dei '94 emergenti, proprio come Kovacic,ma intorno a questo giocatore la concorrenza è agguerrita».
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