Dalle 10 alle 19 orario continuato, e senza pausa pranzo. Erick Thohir ha trascorso nella sede dell’Inter la prima delle sue cinque giornate a Milano. Incontri, riunioni, summit. E per finire, cena con Massimo Moratti. Il presidente Thohir ha deciso di occuparsi in prima persona di tutte le questioni all’ordine del giorno: dal mercato, agli aspetti finanziari e gestionali. Finora E.T. ha fatto fatica a prendere in mano la situazione, visto che tutto è rimasto come prima e i risultati sono sotto gli occhi di tutti, ma quello che ha visto e, soprattutto, sentito domenica a San Siro, gli ha fatto comprendere che non c’è più tempo da perdere. Fatti non parole e, infatti, non ha parlato neanche ieri sera quando è uscito dalla sede dell’Inter, neppure per dare il benvenuto verbale a Danilo D’Ambrosio, 26 anni, in arrivo dal Torino in cambio della comproprietà di Benassi, del prestito del «Primavera» Colombi e di 1.750.000 euro. In partenza, invece, anche se per ora non ci sono acquirenti disposti a pagare quello che pretende l’Inter, Fredy Guarin: ieri il centrocampista ha tolto dal suo profilo Twitter la foto con la maglia dell’Inter, giusto per ribadire che ha chiuso con il club nerazzurro e ha fatto sapere che non è disposto ad accettare il Galatasaray.
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CorSera – Thohir, eppur l’Inter si muove. D’Ambrosio il primo acquisto…
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Un altro che a breve dovrebbe chiudere il suo lungo rapporto con l’Inter è Marco Branca, responsabile dell’area tecnica, assente domenica a San Siro e pure ieri ai vertici di mercato con Thohir, Angelomario Moratti e il d.s. Piero Ausilio. Nel tardo pomeriggio di ieri Branca è tornato a fornire sue notizie partecipando, negli uffici di Milano del presidente del Torino Cairo, alla trattativa finale per il costoso trasferimento di D’Ambrosio. Nel vertice di mercato che si è tenuto, invece, nella sede dell’Inter si è parlato anche e, soprattutto, di Mirko Vucinic che resta l’ipotesi più probabile per l’attacco visto che la Juve per cederlo in prestito, con obbligo di riscatto a 7,5 milioni, ne chiede 2,5. Meno, molto meno, dei 6 che, invece, pretende il Southampton per il prestito di Orlando, anche in questo caso con obbligo di riscatto a giugno di 9 milioni. Della trattativa per il prestito di Vucinic si occuperanno personalmente Andrea Agnelli ed Erick Thohir, che ieri non si sono incontrati e neppure sentiti al telefono nonostante il presidente della Juve fosse a Milano per gli Oscar del calcio, come ha confermato il dg interista Fassone: «Dell’attaccante bianconero ne parleranno i due massimi dirigenti delle società, proprio per capire cosa si può fare. La contestazione nei miei confronti? Chiaro che mi spiace, ma chi fa il mio mestiere deve avere le spalle larghe e continuare a lavorare».
Di dimissioni, insomma, neanche a parlarne, ma a breve non sarà più Fassone il dirigente di riferimento sul quale aveva all’inizio puntato il nuovo presidente. Thohir, infatti, ha scelto Michael Williamson, da anni suo collaboratore di fiducia, come nuovo responsabile finanziario e amministratore delegato. Il dirigente ieri ha partecipato in sede a tutte le riunioni e da metà febbraio si trasferirà a Milano, diventando operativo per conto di E.T. Qualcosa, insomma, incomincia a muoversi in casa Inter e continua pure la ricerca di un dirigente che faccia da raccordo tra la nuova società e lo staff tecnico e i giocatori. Intanto, visto che la parola d’ordine in casa Inter resta l’autofinanziamento, almeno sino al prossimo mercato estivo, dopo il milione di euro raggranellato dal prestito di Pereira, altri spiccioli sono in arrivo ancora grazie a un prestito: quello di Ishak Belfodil che si trasferisce a Londra e oggi sosterrà le visite mediche per il Queens Park Rangers.
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