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Corvino: «Quando non presi Vidal… che errore. E ora mi ha dato del coglione»

Il ds del Bologna Pantaleo Corvino ha parlato di alcune operazioni fatte in passato quando era alla Fiorentina: »Non siamo stati capaci di gestire un parco attaccanti con Gilardino, Mutu, Pazzini, Osvaldo e Jovetic. Ne abbiamo ceduti due,...

Lorenzo Roca

Il ds del Bologna Pantaleo Corvino ha parlato di alcune operazioni fatte in passato quando era alla Fiorentina: »Non siamo stati capaci di gestire un parco attaccanti con Gilardino, Mutu, Pazzini, Osvaldo e Jovetic. Ne abbiamo ceduti due, Osvaldo e Pazzini, per prendere un paio “più disponibili” come Keirrison e Bonazzoli. Non era da fare, anche se dalle cessioni abbiamo guadagnato 17 milioni, facendo entrare due giocatori in prestito. E non dovevo privarmi di Dainelli, un leader a cui ero e sono affezionato. Invece avremmo dovuto vendere Mutu alla Roma: 20 milioni di euro. C’erano già le mail scambiate. Quando la partenza di Adrian venne bloccata me ne andai dal ritiro e tornai a casa mia, a Vernole. Mi chiamò Diego Della Valle per calmarmi e confortarmi, aveva comunque apprezzato il mio lavoro». Ma il vero rimpianto si chiama Arturo Vidal: «Quando è andato al Bayern ha rincarato la dose: da Pulgar, con cui condivide il manager, mi ha fatto avere una maglia della nuova squadra con dedica speciale: “A un coglione che si è fatto convincere a non prendermi”».